2 condizioni per evitare l’imposta di successione e donazione

di Redazione Soluzione Tasse
5 Gen, 2023
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    In tema di trasferimenti di beni, l’Italia possiamo considerarla un paradiso fiscale: le imposte sulla successione sono ridotte al minimo. Oppure possono essere totalmente azzerate qualora siano rispettate due condizioni necessarie nel caso in cui il trasferimento abbia come oggetto una partecipazione societaria.

    Cos’è la successione?

    La successione è l’operazione mediante la quale viene trasferito il patrimonio da una persona ai soggetti ereditari. Per la giurisprudenza, il patrimonio ereditario, non è altro che l’insieme dei rapporti patrimoniali attivi e passivi che possono essere trasferiti dopo la morte. In altre parole, l’erede, eredita non solo i crediti, ma anche i debiti appartenenti al patrimonio ereditario.

    In Italia abbiamo due differenti tipologie di successione:

    • ereditaria: disciplinata dal testamento.
    • legittima: si ha quando non esiste un testamento e quindi viene disciplinata direttamente dalla legge. In questo caso la successione dei beni avviene considerando il grado di parentela.

    Leggi anche: Come gestire il passaggio generazionale e perché farlo ORA?

    Dunque, se tu imprenditore vuoi trasferire i beni ai figli, ad esempio, devi pensarci prima e pianificare per tempo il passaggio generazionale oppure scrivendo in anticipo il testamento.

    Tuttavia, l’ordinamento italiano stabilisce che la quota ereditaria spetta prima ai parenti più stretti, ad esempio trasferimento di beni da padre in figlio. Un limite, praticamente, all’autonomia testamentaria, ma che di base tutela i parenti più stretti e, nella fattispecie, i figli.

    La successione prevede la cosiddetta “riserva” anche nel caso di testamento. Nel senso che, se il donante ha fatto il testamento e ha escluso un figlio, o l’erede in generale quest’ultimo ha lo stesso diritto a una quota legittima dell’eredità pari ad un quarto.  

    Successione e donazione: che differenza c’è?

    Oltre alla successione, in Italia, abbiamo anche la donazione.

    La donazione è un atto mediante il quale, colui che è ancora in vita, decide di trasferire il bene, o l’interno patrimonio (azienda o partecipazione societaria) a un altro soggetto. Quindi, la prima differenza che si evince è:

    • la successione si ha quando il donante è già morto
    • mentre con la donazione il trasferimento viene fatto quando è ancora in vita colui che si spoglia dei beni a favore dell’altro.

    La successione può o non può essere un atto volontario, mentre la donazione lo è.

    Leggi anche: Esenzione imposta successione società semplice: le condizioni

    Quanto alla forma:

    • la donazione è un atto pubblico e deve essere redatto da un notaio alla presenza di due testimoni;
    • la successione invece, avviene mediante una dichiarazione da fare entro un anno dalla scomparsa del donante. L’intervento del notaio si ha appunto per la redazione di questa dichiarazione che è il documento su cui saranno calcolate le imposte di successione.

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    Le imposte di successione: a quanto ammontano?

    La successione è assoggettata ad imposizione fiscale. Le imposte di successione variano in base:

    • al grado di parentela che c’è tra donante e donatario, cioè tra chi trasferisce e chi riceve l’eredità;
    • a quanto si eredita. 

    Quindi, esemplificando il tutto:

    • nel caso in cui venga trasferito il patrimonio tra coniuge e figli l’imposta da pagare è pari a zero se il valore complessivo dei beni non supera il valore di 1 milione di euro per ogni erede;
    • se invece il trasferimento avviene tra fratelli, non è soggetto a imposizione fiscale se il bene non supera il valore di 100.000 euro per ciascuno. 

    Le imposte di successione, in generale, variano dal 4 al 8% in base ai parametri detti sopra. Per saperne di più, leggi anche: Tassa di successione e donazione: come evitare un possibile aumento?

    Come si evita l’imposta di successione e donazione?

    Tenuto conto che il trasferimento ha come oggetto la partecipazione società, come è possibile evitare l’imposta di successione e donazione?

    La specifica esenzione per il trasferimento di partecipazioni per successione o donazione è prevista solo alla presenza di due condizioni (articolo 3 comma 4-ter del Decreto Legislativo 346/90):

    • colui che accetta il bene, deve acquisire o integrare il controllo della società.
    • il beneficiario della partecipazione deve detenere il controllo della società per almeno 5 anni dalla data del trasferimento. Questa condizione deve essere però oggetto di dichiarazione da fare al momento della donazione.

    Leggi anche: Patrimonio di famiglia: scopri come proteggerlo con una holding

    E se il donatario non è uno, ma sono più di uno?

    In questo caso l’esenzione non è per tutti: l’agevolazione è possibile solo al donatario che acquisisce il controllo della società. In altre parole, chi controlla la società beneficia dell’esenzione, tutti gli altri sono costretti a pagare l’imposta (ovviamente sempre in base ai parametri indicati sopra e alla franchigia).

    Da notare: nel caso in cui il trasferimento della partecipazione è fatto a favore di più discendenti in comproprietà, l’agevolazione spetta in ogni caso.

    Zero imposte e protezione di patrimonio solo con la srl holding?

    Il trasferimento della partecipazione societaria, così come il passaggio generazionale in generale, può essere fatto attraverso vari strumenti. Strumenti che servono a raggiungere due obiettivi:

    • non versare l’imposta di successione (osservando quelle condizioni)
    • proteggere il patrimonio (per garantire prestigio all’azienda nel tempo ed evitare che la ricchezza aziendale venga colpita da fattori esterni).

    Leggi anche: I 5 rischi che possono minacciare il tuo patrimonio aziendale: scopri quali sono e come devi difenderti

    La srl holding, ad esempio, è solo uno degli strumenti a nostra disposizione per poter effettuare il trasferimento del patrimonio senza pagare nessuna imposta di successione. Infatti, devi sapere che ha la possibilità di utilizzare altri due strumenti: la scelta viene fatta sulla base delle tue esigenze e obiettivi, e solo dopo aver fatto un’attenta analisi patrimoniale.

    Trasferisci il patrimonio e proteggi la tradizione e il prestigio dell’azienda, riducendo al massimo l’impatto del Fisco evitando di far pagare agli eredi un salasso di imposte a debito. 

    Come Soluzione Tasse, grazie al nostro di team di 35 professionisti, di cui 28 commercialisti, 6 avvocati e 1 un ex ufficiale della Guardia di Finanza, possiamo aiutarti a:

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