Abolizione Irap: chi può dire addio e chi ne farà le spese?

di Mauro
13 Gen, 2022
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    A partire dal 2022 vengono apportate significative novità all’Irap. 3 tipologie di soggetti, infatti, con le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 non devono più versare la tanto odiata (come i contributi Inps) tassa regionale.

    Chi potrà dire addio all’Irap? Chi, invece, non potrà usufruire dell’abolizione dell’Irap subendo magari un’ulteriore tassazione?

    Abolizione Irap: chi può dire addio? Le ultime novità

    Anno nuovo, importanti novità sul fronte fiscale. Oltre alla rimodulazione delle aliquote Irpef (passate da 5 a 4), la Legge di Bilancio 2022 introduce importanti novità per quanto riguarda l’Irap. L’imposta regionale sulle attività produttive, infatti, dal 2022 non dovrà essere versata più da 3 categorie di soggetti:

    • imprenditori individuali;
    • professionisti;
    • artisti non associati

    Questi 3 soggetti, che non esercitano l’attività mediante il regime forfettario, o attraverso quello di vantaggio, anche se rispettano i requisiti dell’autonoma organizzazione, diranno addio all’odiata tassa regionale.

    L’abolizione dell’Irap è valida dal 2022. Per cui, anche questi 3 soggetti, per l’anno appena trascorso, il 2021, dovranno effettuati gli adempimenti del caso. Insomma, il beneficio si potrà assaporare solo dal 2023, relativamente al 2022, anno di entrata in vigore dell’abolizione. Quindi, entro il prossimo novembre 2022 dovranno presentare la dichiarazione Irap 2021 con le seguenti scadenze:

    • saldo Irap entro il 30 giugno 2022 
    • o entro agosto 2022 con maggiorazione dello 0,4%.

    Per l’applicazione dell’esonero dobbiamo ricordare che l’autonoma organizzazione si verifica quando il contribuente opera in via autonoma. Allo stesso tempo riveste il ruolo di responsabile dell’organizzazione e utilizza beni strumentali eccedenti il minimo necessario per l’esercizio dell’attività.

    Oppure quando lo stesso soggetto per l’esercizio dell’attività utilizza il lavoro altrui, ovviamente non in maniera occasionale. In altre parole, quando l’azienda ha dei dipendenti

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    Obiettivo e conseguenze dell’abolizione dell’Irap

    La novità, però, pur apportando un risparmio di imposta, induce alcuni professionisti a non associarsi con altri, favorendo così, la continuità dell’attività professionale in forma individuale.

    I professionisti, allo stesso tempo, hanno in mano uno strumento di primaria importanza per svolgere l’attività professionale con altri soggetti riducendo il peso della pressione fiscale dal 20 al 50%: Come risparmiare tasse grazie alle STP Società tra Professionisti.

    L’abolizione, inoltre, consentirà di ridurre la pressione fiscale per tutti i contribuenti per i quali l’autonoma organizzazione non si può identificare come implicitamente esistente. Ma non è tutto, perché ci sarà anche una vistosa riduzione del contenzioso in materia di Irap.

    Abolizione Irap: soggetti esclusi

    L’abolizione non riguarda tutte le categorie di contribuenti. Ad esempio continueranno a essere sottoposti a Irap:

    • le società di capitali e cooperative, 
    • le società di persone commerciali e gli enti privati non commerciali; 
    • gli enti commerciali e i soggetti equiparati; 
    • gli studi professionali associati.

    In pratica, a beneficiare dell’abolizione dell’Irap, sono per lo più i piccoli imprenditori: una platea di 835 mila contribuenti e comporterà una riduzione del gettito per 1,27 miliardi di euro a partire dal 2022. 

    Mentre per tutti gli altri? Allo stato attuale è difficile dire se le società (che siano di capitali o di persona) possono subire un’ulteriore tassazione. Perché il mancato incasso dell’Irap dovrà essere compensato in qualche modo.

    La misura, infatti, verrà finanziata attraverso lo stanziamento di 1 miliardo nel 2022 e di 1,2 miliardi dal 2023: ma davvero basteranno o le società si troveranno a subire una tassazione maggiore?

    Al momento sembra tutto scongiurato, anche se le stesse dovranno fare i conti con una pressione fiscale altissima. Se eserciti attività con srl, snc o sas, anche se continuerai a pagare l’Irap, puoi ridurre drasticamente la pressione fiscale grazie ad una serie di strumenti, legali e presenti nel nostro sistema tributario.

    Perché le tasse sono numeri e i numeri si possono calcolare, quindi per quale motivo continuare a ricevere improvvisi F24 che sembrano arrivati dal nulla?

    La verità è che bisogna fare un’adeguata pianificazione fiscale in modo da ridurre al minimo il peso delle tasse e sapere in anticipo quanto si andrà a pagare: compila il questionario e cambia per sempre il futuro fiscale e patrimoniale della tua azienda.

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