Dal 2019 diremo addio ai tanti odiati Studi di Settore, che tanto ci hanno fatto penare negli anni, dando il benvenuto agli ISA, acronimo di Indici sintetici di affidabilità economica.
L’abbandono degli Studi di Settore, per la gran parte degli imprenditori coinvolti, viene visto come il giorno della liberazione, poiché i calcoli fatti da Gerico (software di calcolo degli studi di settore) erano ben distanti dalla realtà economica in cui viviamo.
Attraverso calcoli matematici, proprio questo software, aveva il dovere di stabilire quanto l’impresa in questione dovesse fatturare, senza tener minimamente in considerazione il fattore crisi. E se non eri congruo e coerente con quanto stabilito da Gerico, le sanzioni dell’Agenzia delle Entrate non tardavano ad arrivare.
Ma non solo, vogliamo parlare anche delle perdite di tempo per compilare quei questionari infiniti? Roba che solo il Fisco italiano poteva inventare.
Addio congruo e coerente…
Finalmente dal 2019 diremo addio a tutto questo, dando il benvenuto agli ISA.
Si tratta di un nuovo metodo utilizzato dall’Agenzia delle Entrate per verificare che, i ricavi dichiarati da un’attività siano congrui e coerenti con i parametri stabiliti dalla stessa, ma invece di scovare gli evasori, attraverso gli ISA, chi tiene un comportamento fiscale corretto (dichiara tutto in regola), viene ritenuto affidabile e quindi viene premiato.
Gli ISA, infatti, sono nati proprio per creare quella sorta di dialogo che, fino ad ora, purtroppo, è mancato tra contribuente ed Agenzia delle Entrate. In sostanza vieni spinto a comportarti bene, quindi a far emergere spontaneamente eventuali redditi imponibili, perché solo così potrai beneficiare dei premi garantiti dall’Amministrazione finanziaria.
A differenza degli Studi di Settore, gli ISA, analizzano che il reddito dichiarato sia corretto, non prendendo in considerazione un solo anno d’imposta, bensì gli ultimo 8 anni. Noti bene che, proprio per questo, gli ISA sono più clementi degli Studi di Settore, perché se tornano indietro di 8 anni, sono in grado di reperire maggiori informazioni che, a sua volta, consentono di fare un calcolo più veritiero della realtà in cui vive l’azienda.
Se il calcolo invece viene fatto su un solo anno, come avveniva con gli Studi di Settore, ovviamente i dati sono pochi e i calcoli sproporzionati e, se proprio quell’anno è andato male, è inutile, perché essere congrui e coerenti era veramente un miraggio.
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Come viene stabilito il premio?
Attualmente gli ISA disponibili sono per le seguente categorie: commercio, servizi, professionisti, manifatture e agricoltura. Pertanto, solo queste categorie hanno diritto ad un eventuale premio di affidabilità.
Come dicevamo, gli ISA servono a fornire un giudizio di affidabilità sul tuo comportamento fiscale. Il giudizio consiste in un voto, fatto mediante una media aritmetica, che va da un valore di sintesi compreso da 1 a 10.
Tale valore viene calcolato prendendo in considerazione due indicatori:
- indicatori di affidabilità, cui valore varia da 1 a 10, presumono che i dati dichiarati sono conformi a quelli contabili, quindi veri;
- indicatori di anomalia, presumo che i dati dichiarati non sono conformi con quelli contabili cui valore varia da 1 a 5, quindi non veri.
Pertanto:
- minore sarà il valore, minore sarà la tua affidabilità fiscale;
- maggiore sarà il valore, maggiore sarà la tua affidabilità fiscale.
E se sono affidabile, quale sarà il mio premio?
Dicevamo che, gli ISA, danno diritto ad un premio, se tieni un comportamento fiscalmente corretto. Pertanto, se sei affidabile e riesci a raggiungere un punteggio tra l’8 e il 10:
- sei esonerato da accertamenti basati solo su presunzioni semplici (quindi l’esistenza del fatto non dipende da leggi, ma viene lasciata facoltà di decidere al giudice);
- se non riesci a raggiungere tanti ricavi da poter far fronte ai costi della tua attività, sei esonerato dalla disciplina c.d. società in perdita sistematica (imprese che per più anni sono sempre in perdita a causa anche della crisi);
- hai diritto ai rimborsi fiscali più veloci, infatti non è previsto il visto di conformità per il rimborso IVA fino 50mila Euro;
- sei esonerato dal visto di conformità per la compensazione IVA fino a 50mila Euro annui per altri crediti fino a 20mila Euro annui;
- sei esonerato da alcuni adempimenti fiscali, come ad esempio sei escluso dall’apposizione del visto di conformità qualora devi compensare dei crediti, ovviamente entro una determinata cifra;
- periodo di accertamento e controlli molto ridotto di un anno, quindi invece di 5, il periodo di tempo in cui puoi essere oggetto di accertamento scende a 4.
Dunque, sei hai letto questo articoli, avrai intuito che, più ti comporti bene, più il Fisco tende a porgerti la mano.