Sgravi contributivi e agevolazioni economiche per incentivare le assunzioni di personale all’interno delle aziende italiane. Vediamo quali sono i contributi attivi e le agevolazioni per le assunzioni 2022 disponibili, i soggetti beneficiari e quanto è possibile risparmiare e ridurre il costo del lavoro.
Agevolazioni assunzioni 2022 e costo del lavoro
In Italia il costo del lavoro è tra i più alti al mondo. Rispetto alla media UE, il costo del lavoro in Italia è superiore del 15,6%. Un dato triste e allarmante. Anche se a spaventare di più è la mancanza di personale. In questo periodo, infatti, c’è una carenza di personale soprattutto negli alberghi, nei ristoranti, nei bar, nei negozi ma anche in altri comparti produttivi.
Attualmente il mondo del lavoro deve fare i conti con tre grandi problemi. In primis, riuscire a trovare nuove figure da assumere e poi convincerle a non lasciare nel momento in cui sono già stati assunti. E poi l’elevato costo del lavoro.
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Per incentivare le imprese ad assumere, nonostante l’elevato costo del lavoro, sono state inserite una serie di agevolazioni per le assunzioni nel 2022. Soprattutto per le categorie più deboli, per le quali diventa più una difficile collocazione nel mondo del lavoro.
Se decidi di assumere usufruendo delle agevolazioni previste ha diritto ad una riduzione, parziale o totale, per un tempo prestabilito, del costo del lavoro, e in particolar modo dei contributi previsti.
Le agevolazioni previste per i giovani
La normativa italiana prevede a favore delle imprese alcuni incentivi all’assunzione di natura contributiva, fiscale o economica. Detto ciò, andiamo a vedere le principali agevolazioni assunzioni previste per il 2022.
Previsto uno sgravio dei contributi Inps del 100% per il biennio 2021-2022 per tutte le imprese che assumono giovani fino all’età di 35 anni. L’assunzione dei giovani deve avvenire mediante contratti di lavoro stabile.
Per favorire le assunzioni a tempo indeterminato dei soggetti iscritti alla “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori” le imprese possono beneficiare di un bonus economico pari a pari a 5.000 euro per ogni assunzione. I giovani genitori non devono avere età superiore a 35 con figli minori. Il bonus può essere utilizzato anche per più assunzioni fino ad un massimo di 5.
Viene riconosciuto alle imprese uno sconto totale sull’assunzione di giovani attraverso contratti di apprendistato di primo livello. L’agevolazione ha una durata di 3 anni.
Le imprese che intendono assumere anche studenti che hanno svolto il periodo di alternanza scuola lavoro, se li assumono entro 6 mesi dal diploma, possono beneficiare dello sgravio del 100% dei contributi.
Bonus assunzione donne e decontribuzione Sud
Prevista la riduzione del 100% dei contributi Inps – nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui – per le aziende che assumono lavoratrici disoccupate da almeno 24 mesi (o da 6 se vive nelle regioni svantaggiate del sud Italia). Il contratto di assunzione può essere indeterminato o determinato.
Per le imprese che assumono nelle regioni del Sud Italia, è previsto uno sconto sui contributi previdenziali. Il beneficio, pari al 30% fino al 30 giugno 2022 verrà rinnovato fino al 2029. Dopo quella data, il bonus subirà una graduale decontribuzione. Sono esclusi dal bonus i premi e contributi spettanti all’Inail.
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Bonus assunzione lavoratori in CIGS e altre misure di aiuti
Previsto, con la Legge di Bilancio 2022, il bonus per le assunzioni a tempo indeterminato di tutti quei soggetti che stanno beneficiando degli ulteriori 12 mesi di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (stabilità sempre dalla stessa legge). Si tratta di un contributo mensile, pari al 50% dell’ammontare del trattamento straordinario che sarebbe stato corrisposto al lavoratore. L’importo è concesso massimo per 12 mesi.
In più viene riconosciuto un bonus per le imprese che assumono lavoratori percettori di Cigs e beneficiari dell’assegno di ricollocazione. Il bonus è pari al 50% della contribuzione dovuta, fino ad un massimo di 4.030 euro in un anno.
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L’agevolazione ha una durata di 18 mesi, se l’assunzione avviene con contratto a tempo indeterminato, oppure 12 mesi a tempo determinato. Nel caso in cui il rapporto da tempo determinato poi si trasforma in indeterminato, il bonus è riconosciuto per altri 6 mesi.
Le imprese che assumono soggetti percettori di Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego) possono beneficiare del bonus pari al 20% dell’indennità mensile prevista per il lavoratore. Quindi il 20% dell’importo che avrebbe dovuto prendere se fosse rimasto senza lavoro.
Previsto l’esonero contributivo per l’impresa che decide di assumere un soggetto beneficiario del reddito di cittadinanza. Il bonus riconosciuto alle imprese è pari a 6 mensilità del Rdc, nei limiti di 780 euro mensili. In questo senso sono previste due tipologie di assunzioni: a tempo pieno e indeterminato.
Altri bonus previsti per il 2022
Per i contratti a tempo indeterminato dei lavoratori disabili, possono beneficiare di importanti incentivi, che variano dal 35% della retribuzione mensile al 70% in base al grado di disabilità del lavoratore assunto. Il bonus è riconosciuto anche per la trasformazione dei contratti attuali da determinati e part time a tempo indeterminato.
Previsto, infine, l’esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico delle cooperative costituite dall’1 gennaio 2022, nel limite di 6.000 euro l’anno. È possibile beneficiare del bonus per un periodo massimo di 24 mesi dalla data di costituzione della cooperativa.
Previsto uno sgravio contributivo del 50%, fino ad un massimo di 12 mesi, per tutte le imprese che decidono di assumere personale al fine di sostituire i lavoratori o le lavoratrici in congedo per paternità, maternità, parentale e per malattia del figlio.
Previsto uno sgravio contributivo del 50% per le imprese che assumono soggetti con almeno 50 anni di età, disoccupati da oltre 12 mesi. Lo sgravio è rivolto a tutti gli over 50.
Bonus speciale: il welfare aziendale
Il costo è alto, però grazie alle agevolazioni per le nuove assunzioni previste per il 2022 è possibile aumentare il personale a costi contenuti. In più, una volta assunto, per evitare di perderlo, e allo stesso ridurre ulteriormente il costo del lavoro, è possibile beneficiare di uno strumento di fondamentale importanza: il welfare aziendale.
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Uno strumento che negli ultimi anni è sempre più utilizzato dalle imprese per vari motivi. Innanzitutto, consente di risparmiare sul costo del lavoro grazie all’ottimizzazione fiscale e contributiva.
In più permette di aumentare la produttività e migliorare il clima aziendale. Secondo il Welfare Index PMI 2021, il 55% delle imprese che utilizzano il welfare hanno registrato un ritorno positivo sulla produzione. E questo per un semplice motivo: se i dipendenti e i collaboratori si sentono tutelati e viene riconosciuto il loro valore, si crea benessere e sicurezza.
In più, il welfare aziendale ha sempre svolto la funzione di acceleratore per superare periodi di crisi, sia per le imprese che per i loro dipendenti.
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