Auto aziendale in uso ai dipendenti: tassazione

di Soluzione Tasse
15 Mag, 2019
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    Concedere l’auto aziendale per uso promiscuo ai dipendenti rappresenta uno dei fringe benefit più utilizzati in azienda. Si tratta di un emolumento retributivo che viene erogato ad una particolare categoria di dipendenti e riportato direttamente in busta paga.

    Solitamente viene corrisposto ai dipendenti che, svolgendo determinate mansioni, sono “costretti” ad aver sempre bisogno dell’auto.

    Sai cosa significa uso promiscuo?

    Che l’uso dell’auto aziendale fosse molto apprezzato è facile da percepire:

    • il dipendente ha disposizione un’auto che può utilizzare sia per lavoro che per la sua vita privata. In più, non deve sostenere alcun costo (assicurazione, bollo auto o manutenzione, ammortamenti). Utilizzo che, nonostante tutto, non è del tutto gratuito, poiché questo benefit va a formare reddito sul quale, lo stesso, è tenuto a pagare le tasse.

    Tutte queste spese, compreso il costo dell’acquisto, restano a carico dell’azienda che eroga questo benefit in cambio di notevoli agevolazioni. E sono tutte spese che andranno a ridurre la base imponibile sulla quale poi dovrai andare a pagare le tasse.

    La deduzione permessa dalla legge sulle auto aziendali per uso promiscuo è del 20% e fino a determinati limiti di costo, mentre l’IVA è detraibile al 40%, sempre entro i soliti limiti di costo.

    Quindi, l’uso promiscuo, come hai potuto vedere, significa utilizzare l’auto sia per lavoro che per la vita quotidiana.

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    I vantaggi fiscali per l’azienda

    Se però concedi l’auto aziendale ad uso promiscuo ad un dipendente per la maggior parte del periodo d’imposta,  viene prevista un’agevolazione fiscale che consiste nella deduzione del 70% dei costi sostenuti per l’acquisto e la gestione dell’auto, invece che al 20%.

    Perché la deduzione è pari al 70% e non di più? Perché il restante 30% si presume che l’auto sia utilizzata dal dipendente per fini personali.

    Questo perché il tuo dipendente utilizzerà l’auto per il lavoro 5 giorni a settimana (70%), mentre il week end la utilizzerà per fini prettamente personali (30%).

    Perché parliamo della maggior parte del periodo d’imposta? Perché, solitamente, almeno per il primo anno, si tende (erroneamente) ad andare a dedurre tutto.

    Invece, per usufruire della presente deduzione, occorre verificare se l’auto sia disponibile al dipendente per l’utilizzo, per la maggior parte del periodo d’imposta in cui è in servizio.

    Ed il maggior periodo d’imposta corrisponde almeno per 184 giorni, ovvero 183 giorni più uno (se il dipendente prende servizio al primo gennaio).

    Qualora il dipendente non prende servizio dal primo gennaio, quindi ad esempio il 15 di febbraio, va ragguagliato all’anno.

    Per farti capire meglio, facciamo un esempio prendendo in considerazione la quota di ammortamento che dovrà sostenere e contabilizzare la tua azienda:

    • costo di acquisto auto pari a 40.000 + 8.800 di IVA = 48.800 Euro. Avremo un costo fiscalmente rilevante pari a 40.000 + IVA indetraibile 5.280 = 45.280).

    Considerando per facilità il solo ammortamento e che l’assegnazione al dipendente è per 7 mesi, quindi maggior parte del periodo d’imposta, avremo:

    • quota di ammortamento = 45.280 x 25% = 11.320 deducibile per il 70% pari a 7.924 Euro.

    Auto aziendale concessa per uso personale

    Oltre che per uso promiscuo, può succedere che concedi l’auto aziendale al dipendente solo per uso personale. In questo caso, non è prevista la deduzione del 70%; infatti il valore che può essere tassato è stabilito della tabella ACI e deve essere preso in considerazione tutto.

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