Bonus carburante 2022: come erogare e ottenere 458,23 euro esentasse

di Redazione Soluzione Tasse
22 Lug, 2022
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    Tra i tanti interventi eseguiti dal governo per fronteggiare l’emergenza energetica troviamo il bonus carburante 2022 di cui l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 27/E del 14 luglio 2022, ha fornito alcuni chiarimenti significativi.

    Vediamo come funziona il bonus, chi sono i soggetti beneficiari e quali sono i vantaggi per l’azienda ma soprattutto come ottenere un bonus di 458,23 euro.

    Bonus carburante 2022: che cos’è?

    Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 marzo 2022, il Decreto Energia ha introdotto diverse misure per contrastare il continuo aumento dei costi energetici (che siano gas o petrolio). Tra i tanti, abbiamo il bonus carburante 2022

    Il bonus carburante 2022 è un voucher aziendale da utilizzare per l’acquisto di benzina, diesel o altri combustibili. Viene erogato dall’azienda a titolo gratuito ai propri dipendenti che lo utilizzeranno per rifornirsi alla pompa.  

    Il valore del voucher è pari a 200 euro. Questo non significa che deve essere erogato un voucher obbligatoriamente di 200 euro poiché l’azienda può decidere di donare anche una cifra inferiore. Può essere sia in formato cartaceo che elettronico. L’importante è che sul buono venga riportato il valore nominale dello stesso.

    A differenza degli altri bonus, non sono previsti requisiti o tetti di reddito per accedere a questo voucher. Come gli altri bonus, invece, non concorrono alla formazione del reddito ed è esentasse.

    La distribuzione dei voucher da parte delle imprese deve essere effettuata entro il 12 gennaio 2023

    Bonus carburante 2022: soggetti beneficiari ed esclusi

    L’utilizzo del bonus non spetta a tutti, ci sono soggetti beneficiari e soggetti esclusi. Il bonus carburante 2022 può essere utilizzato dai seguenti soggetti:

    • aziende;
    • studi professionali;
    • enti no profit (associazioni o organizzazioni di volontariato).

    Queste imprese possono erogare il bonus benzina a tutti i lavoratori dipendenti senza distinzioni contrattuali. Sono inclusi, infatti, anche apprendisti, lavoratori part-time, a tempo determinato o intermittenti.

    I soggetti esclusi invece sono:

    • lavoratori a partita Iva;
    • dipendenti pubblici;
    • lavoratori autonomi anche occasionali;
    • collaboratori dell’azienda;
    • amministratori non dipendenti;
    • tirocinanti.

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    L’esenzione Irpef spetta per i buoni utilizzati per il rifornimento di tutti i carburanti (benzina, metano, GPL e diesel). Il suo utilizzo, e quindi l’esenzione, è valida anche per la ricarica di veicoli elettrici. Questo per evitare un trattamento diverso nei confronti dei soggetti con autoveicoli elettrici che hanno subito l’aumento del costo dell’energia elettrica.

    Bonus carburante 2022: come 258,23 euro aggiuntivi

    Il bonus, come detto, è stabilito in un limite massimo di 200 euro. In realtà, può essere anche innalzato ancora di più. 

    Tutte le aziende, per chi non lo sapesse, possono già erogare un fringe benefit ai propri dipendenti pari a 258,23 euro annui. Sommando i 258,23 euro di fringe benefit più i 200 euro del bonus benzina, il lavoratore può ricevere 458,23 euro che l’azienda può portare in deduzione e pagamento imposte. 

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    Un bell’affare, ma solo rispettando alcuni requisiti. Stando alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate, infatti, per beneficiare dell’esenzione fiscale, occorre che i beni erogati dall’impresa a ciascun lavoratore raggiungono una cifra massima di 200, se erogati attraverso i buoni benzina. Mentre possono raggiungere la quota di 258,23 euro per tutti altri beni e servizi erogati attraverso i fringe benefit. 

    La Circolare dell’Agenzia delle Entrate afferma, inoltre, che il bonus 200 euro per i carburanti può sostituire il premio di risultato. In altre parole, può essere erogato in sostituzione del premio. In questo caso, però, è bene stare attenti: non può più essere erogato solo per una data persona, ma solo seguendo il dettato normativo contenuto nei contratti aziendali o territoriali.

    Bonus carburanti 2022: vantaggi per l’azienda

    Il voucher carburante, come tutte le agevolazioni, porta con sé dei vantaggi per l’azienda che lo utilizza. Infatti, la società potrà dedurre questo costo dal reddito d’impresa, riducendo la base imponibile sulla quale viene calcolata la tassazione.

    Inoltre, per i dipendenti, non genera alcuna tassazione. Il dipendente su questo voucher non pagherà né imposte e né contributi. Quindi, doppio beneficio, sia per l’azienda che per il dipendente. Il bonus, tra l’altro, si va ad integrare con tutti altri fringe benefit all’interno del welfare aziendale. Tutti strumenti che l’azienda può utilizzare per ridurre la propria pressione fiscale. 

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    La scelta dell’utilizzo del bonus è del tutto facoltativa. Spetta all’impresa decidere se erogare ai propri dipendenti o meno. Ma visto il doppio vantaggio in termini fiscali, e anche di miglioramento del clima lavorativo grazie al welfare, non è ignorare l’utilizzo di questo strumento.

    Il costo dei carburanti è elevato e non è detto che non continui ad aumentare. Non è detto che questo bonus possa risolvere i continui rincari, ma sicuramente è un ottimo aiuto per le aziende e i dipendenti che si trovano ad affrontare un’inflazione ormai a livelli record. 

    Il guadagno, purtroppo, viene eroso dai continui aumenti delle materie prime. Per fronteggiare questa situazione le soluzioni possono essere due:

    • aumentare i prezzi di vendita di beni e servizi con il rischio di perdere la clientela;
    • ridurre la pressione fiscale e utilizzare il risparmio per combattere l’inflazione.

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