Come deliberare il TFM amministratori?

di Redazione Soluzione Tasse
8 Giu, 2023
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    Il TFM non sempre viene utilizzato in un processo di pianificazione fiscale strategico mirato a diminuire le imposte a debito. Eppure è un valido strumento per ridurre le imposte a debito, a patto che vengano rispettate alcune condizioni. In questo articolo vediamo quali sono e come deve essere deliberato il Trattamento di fine mandato.

    Un ulteriore compenso per l’amministratore

    La srl per funzionare efficientemente, come da norma, deve nominare un amministratore che funga da rappresentante legale della srl con compiti precisi di gestione.

    Quando viene nominato l’amministratore, viene stabilito il compenso che la srl dovrà erogare per il lavoro svolto. Oltre al compenso mensile, può e deve essere stabilito anche un ulteriore compenso, una sorta di buonuscita come succede per i dipendenti: il TFM (trattamento di fine mandato).

    Il TFM è un elemento di primaria importanza, non solo per garantire una buonuscita al termine del mandato amministrativo (accantonandolo di anno in anno attraverso magari una polizza), ma anche come strumento di pianificazione fiscale

    Leggi anche: TFM amministratori: scopri cos’è e perché è importante utilizzarlo

    Tuttavia, non tutte le srl deliberano il TFM per i propri amministratori. Sono tanti gli imprenditori che, purtroppo, non sono a conoscenza di questo, come di tutti gli altri strumenti di pianificazione fiscale.

    Alle srl che non lo utilizzano si affiancano poi quelle che il TFM lo utilizzano, ma lo fanno male ignorando e sottovalutando tutti i rischi tributari del caso. Purtroppo se viene utilizzato in modo inappropriato si possono commettendo vari errori:

    • deduzione senza previsione nello statuto;
    • inserimento del TFM in un momento successivo all’accordo di collaborazione;
    • valutazione errata;
    • assenza di data certa;

    Tutti errori che possono essere fatali per la fiscalità della srl.

    Come deliberare il TFM amministratori?

    Proprio per evitare ogni qualsivoglia problema di natura tributaria, il TFM deve essere deliberato in modo tale che possa essere accantonato e poi erogato a fine mandato. 

    Il TFM per essere accantonato deve osservare due condizioni fondamentali:

    • deve essere deliberato dall’assemblea dei soci attraverso un atto avente data certa;
    • deve risultare all’interno dello statuto della srl.

    La mancanza di questi elementi non permette alla società di poter accantonare questa somma di denaro da erogare all’amministratore. Di conseguenza, la srl non può nemmeno dedurre questo accantonamento e quindi va a perdere il beneficio fiscale.

    Leggi anche: Come abbattere l’utile della tua SRL e ridurre le imposte con il TFM

    Il TFM, come ti avevamo già anticipato, non è solo un elemento a vantaggio dell’amministratore ma anche della srl; e proprio la possibilità di dedurre questo “compenso” annualmente permette alla società di ridurre l’imponibile fiscale.

    Un ottimo alleato per fronteggiare la sempre più crescente pressione fiscale (secondo alcuni studi effettuati da Unimpresa la pressione fiscale reale dovrebbe toccare quota 49% nel 2023)

    Attenzione però, per essere usato bene, non basta rispettare solo le due condizioni appena citate. È necessario anche stabilire una corretta quantificazione della buonuscita da erogare all’amministratore.

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    Quanto vale il compenso?

    La quantificazione del TFM non è disciplinata da nessuna norma. 

    Tuttavia, ciò non significa che l’assemblea ha il potere decidere la somma da erogare all’amministratore in modo approssimativo così da beneficiare di una deduzione maggiore.

    Leggi anche: Calcolo TFM amministratori: quanto deve valere per evitare contestazioni fiscali?

    La somma da erogare in TFM deve sempre seguire il principio della ragionevolezza e congruità. Quindi, la mancanza di una specifica disciplina non significa che bisogna approfittare perché probabilmente alla srl potrebbe anche essere imputato l’intento elusivo.

    Conoscerlo e saperlo utilizzare fa la differenza

    Dunque, l’utilizzo del TFM è alimentato dai notevoli vantaggi di natura tributaria.

    Saper maneggiarlo bene è fondamentale per evitare che la tua srl:

    • deduca di più (si avvantaggia solamente di una deduzione inesistente) 
    • o deduca di meno (e quindi non riduce l’imponibile fiscale come dovrebbe).

    Conoscere questi strumenti di risparmio fiscale è vitale per ogni impresa, alla luce del continuo aumento della pressione fiscale. Ciò che fa la differenza, però, non è la conoscenza, ma la bravura nell’utilizzare questi strumenti, e il TFM è uno di questi.

    Affidati a professionisti specializzati nel risparmio fiscale ed evita di essere accusato di intento elusivo solo per ridurre più imposte possibili.

    Non perdere questa importante occasione perché la pressione fiscale se nel 2023 raggiungere la cifra record del 49%, nel 2024 potrebbe ulteriormente salire erodendo più di metà dell’utile prodotto dalla tua srl.

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