Per stimolare la spesa privata in ricerca e sviluppo in modo tale da innovare processi produttivi e prodotti, garantendo la competitività futura delle imprese, il Ministero dello Sviluppo Economico, ha istituito il credito di imposta R&S.
Tutte le imprese che effettuano investimenti nel settore ricerca e sviluppo possono fruire di un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese sostenute, fino a un massimo annuale di 20 milioni di Euro/anno per beneficiario, e calcolato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo effettuate negli anni che intercorrono dal 2012 al 2014.
Il credito è riconosciuto a tutte le imprese, infatti, l’Agenzia delle Entrate, con circolare n. 10/E del 16 maggio 2018, ha fornito importanti indicazioni su come utilizzare tale credito, anche quando l’impresa si trova ad essere oggetto di operazioni straordinarie.
Chi può beneficiare di tale credito?
Indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione dell’azienda e dal settore economico in cui l’azienda opera, tale credito è rivolto a tutti soggetti titolari di reddito di impresa come, ad esempio: imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa.
Possono beneficiare del credito di imposta R&S, anche le:
- imprese italiane o imprese italiane che sono residenti all’estero che svolgono attività di R&S in proprio o commissionano tale attività, purché con stabile organizzazione sul territorio italiano;
- imprese italiane o imprese residenti all’estero che svolgono attività di R&S su commissione da parte di imprese residenti all’estero, purché con stabile organizzazione sul territorio italiano.
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Credito di imposta R&S: Importo massimo riconosciuto
Il credito riconosciuto per ciascun beneficiario è pari a 20 milioni di Euro. Per vedersi riconosciuto il credito, il soggetto potenziale beneficiario dovrà sostenere una spesa in attività in ricerca e sviluppo per un importo pari a 30 mila Euro, ovviamente nel periodo d’imposta in cui viene richiesta l’agevolazione.
Con la Legge di Bilancio 2017 sono state apportate importanti novità in merito al credito in questione. Infatti, tra le tante, quella che merita maggiore attenzione riguarda la proroga dell’agevolazione anche per tutti gli investimenti effettuati nel 2020. Quindi, i soggetti con periodo di imposta non solare (dall1/1 al 31/12), beneficeranno del credito per gli investimenti fino al periodo di imposta 2020-2021.
Altra novità riguarda l’innalzamento dell’aliquota del credito da 25% a 50%, per tutte spese relative al personale altamente qualificato. Si tratta di una misura che ha consentito di semplificare il calcolo del credito, senza fare distinzione tra personale qualificato e non.
Spese agevolabili 2018
Ad essere agevolabili sono tutte le spese che riguardano ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Rientrano tra le spese agevolabili anche quelle sostenute per:
- il personale altamente tecnico e qualificato;
- contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative,
- quote di ammortamento relativi a strumenti oppure attrezzature di laboratorio;
- conoscenze tecniche industriali.
Come calcolare il beneficio fiscale
Il calcolo del credito che, viene fatto mediante l’utilizzo della media di riferimento, può avvenire in diversi modi, quali:
- criterio della spesa incrementale, dato dalla differenza tra le spese “sostenute nel periodo d’imposta nel quale si intende fruire dell’agevolazione e la media annuale delle stesse spese realizzate nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015”, (art. 5 comma 2 DM 27/5/2015);
- per le imprese costituite dopo il 2012, la media di riferimento si calcola dalla data di costituzione;
- media triennale da calcolare anche per ogni tipologia di costi qualora si manifesta la necessità di ricostruzione retroattiva;
- criterio dell’omogeneità nel confronto per stabilire l’incremento, dove la media viene calcolata in maniera separata per le differenti categorie agevolabili (25% e 50%) ma solo per gli anni 2015 e 2016;
- il periodo di riferimento per il calcolo della media aritmetica è fisso e corrisponde ai tre periodi di imposta precedenti il primo periodo di applicazione dell’agevolazione.
Come si accede e si beneficia del Credito di imposta R&S?
Al credito si accede automaticamente indicando le spese sostenute per attività di R&S nel quadro RU del Modello Redditi. Sussiste, però, l’obbligo di documentazione contabile certificata che attesti gli investimenti effettuati.
Il credito è utilizzabile solo in compensazione mediante modello F24 utilizzando il codice codice tributo 6857. Pertanto, non è necessario presentare alcuna istanza.
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