Come utilizzare Trust e Holding per fare il passaggio generazionale

di Redazione Soluzione Tasse
2 Mar, 2023
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    Trust e holding sono gli strumenti maggiormente utilizzati per soddisfare due bisogni primari dell’imprenditore: la protezione del patrimonio e il passaggio generazionale. Spesso vengono utilizzati in maniera separata, in realtà possono essere utilizzati anche contemporaneamente.

    Patrimonio e passaggio generazionale: due esigenze dell’imprenditore

    L’imprenditore, oltre a ottenere un risparmio fiscale e veder prosperare la propria azienda, ha principalmente un obiettivo fondamentale: blindare il patrimonio aziendale e personale (soprattutto quando questo comincia a crescere e raggiungere un valore cospicuo).

    La necessità di blindare il patrimonio negli ultimi anni è iniziata a essere molto più frequente negli ambienti imprenditoriali, soprattutto nelle realtà familiari. Questa esigenza ha aumentato l’utilizzo di strumenti di tutela volti a:

    • evitare che il patrimonio possa essere attaccato da terzi con la conseguenza di perderlo (anche per sempre);
    • facilitare anche il passaggio generazionale (e garantire continuità aziendale).

    Leggi anche: Come gestire il passaggio generazionale e perché farlo ORA?

    In Italia l’85% sono imprese familiari e, molte, sono impegnate nel passaggio generazionale. Si stima che, tra il 2013 e il 2023, più del 20% delle imprese è interessato al passaggio generazionale. Un numero, tra l’altro, destinato a salire. Tuttavia, solo il 25% delle imprese sopravvive alla seconda generazione, mentre solo il 15% sopravvive alla terza.

    Holding e trust per soddisfare i bisogni dell’impresa

    Per seguire questi obiettivi ed evitare che l’azienda sparisca nel tempo, è fondamentale che tu trovi la giusta soluzione. E la soluzione, oggi, non è altro che l’individuazione dello strumento che ti permetta di raggiungere i due obiettivi. 

    Un’operazione che, probabilmente, non sei in grado di fare da solo, se non grazie all’ausilio di un professionista del settore.

    In Italia, infatti, anche se abbiamo diversi strumenti per gestire queste situazioni, non esiste una soluzione standard adatta a soddisfare le esigenze di tutte le realtà imprenditoriali. Ogni impresa ha strutture e prerogative diverse rispetto a un’altra. Per tale motivo, non è possibile generalizzare.

    Leggi anche: Passaggio generazionale imprese familiari: 2 errori da evitare

    Tuttavia, negli anni, abbiamo assistito ad un utilizzo sempre più inflazionato di due strumenti in particolare per soddisfare questo bisogno imprenditoriale: holding e trust.

    Due strumenti, ognuno con i propri vantaggi e svantaggi, in grado di blindare il patrimonio sia personale che personale e quindi soddisfare un bisogno fondamentale per l’imprenditore, soprattutto in questa fase dove molte aziende stanno avviando il passaggio di consegne.

    Holding e protezione patrimoniale

    La holding la possiamo definire come la cassaforte di famiglia. Attraverso questa forma societaria, che può essere costituita sia come società di capitali che di persone, hai la possibilità di poter proteggere il patrimonio e gestirlo direttamente tu.

    Il controllo, infatti, è nelle mani del fondatore, che conferisce nella holding le proprie partecipazioni possedute nelle società operative, e degli eredi, che acquisiscono quote del capitale della stessa holding. I beni che “entrano” dentro la holding non sono aggredibili da terzi.

    Leggi anche: Quanto costa aprire una holding?

    In Italia molte dinastie imprenditoriali hanno fatto ricorso a questa forma giuridica di protezione patrimoniale. Pensiamo, ad esempio, alla famiglia Agnelli che, con la Dicembre, ha creato un contenitore protettivo di beni che nessuno può minimamente intaccare. 

    Leggi anche: Patrimonio di famiglia: scopri come proteggerlo con una holding

    Attenzione: la famiglia Agnelli è solo un esempio. 

    Un esempio che non deve intimoriti e pensare “si ma questa è roba da ricchi imprenditori”. La holding la può utilizzare qualsiasi imprenditore, che sia di grandi, modeste o piccole dimensioni: il bisogno di proteggere il patrimonio è un’esigenza che ha chiunque faccia business.

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    Trust e passaggio generazionale

    Il trust è un istituto giuridico con cui una o più persone – “disponenti” – trasferiscono beni e diritti sotto la disponibilità del trustee. Questo strumento viene maggiormente utilizzato per effettuare il passaggio generazionale vista la sua duttilità.

    Leggi anche: Quando e come costituire un Trust?

    Un po’ meno, invece, viene utilizzato per la protezione prettamente del patrimonio poiché l’obiettivo principale del trust è la segregazione attraverso lo spossessamento del patrimonio

    Il trust non ti permette di gestire direttamente il patrimonio. Il disponente crea un patrimonio separato per evitare di essere aggredito e stabilisce con quali regole debba essere amministrato (soprattutto quando gli eredi sono giovani e senza esperienza).

    Leggi anche: Patrimonio aziendale: limite e tassazione del trust

    In più, con il trust è possibile trasferire il patrimonio man mano considerando anche i bisogni e le esigenze dei beneficiari. E lo possono utilizzare anche nel loro interesse, facoltà che la holding, ad esempio, non lo consente.

    Holding e trust: utilizzo separato o combinato?

    L’utilizzo di questi due strumenti, ad oggi, è sempre stato fatto in maniera distinta. Infatti, se utilizzi la holding non utilizzi il trust e viceversa. 

    Una soluzione corretta, senza dubbio! 

    Devi sapere, però, che trust e holding possono anche essere usati insieme per sfruttare i vantaggi sia dell’uno che dell’altro strumento.

    Leggi anche: Di padre in figlio: come favorire il passaggio generazionale aziendale per pagare meno tasse?

    Ma qual è la soluzione ideale per usarli entrambi contemporaneamente?

    La scelta viene fatta solo dopo un’attenta analisi della struttura imprenditoriale che hai costruito e delle esigenze della famiglia. Solo così è possibile proteggere il patrimonio em trasferire la ricchezza e dare continuità all’azienda.

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