Compenso Amministratore: scopri come inserirlo tra le spese ammissibili del credito Ricerca e Sviluppo

di Soluzione Tasse
12 Giu, 2019
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    Nel nostro blog più volte abbiamo preso il discorso relativo alle società di capitali ed in particolare delle srl, pertanto sicuramente saprai che, se hai una srl, per risparmiare tasse, ci sono vari modi che ti consentono di poter prelevare dalla stessa, tra questi abbiamo anche il compenso amministratore.

    Proprio quest’ultimo metodo, da oggi, grazie alle agevolazioni fornite dallo Legge di Bilancio e dal Decreto Crescita, può pagarlo direttamente lo Stato.

    Tra le spese ammissibili dal credito Ricerca & Sviluppo, infatti, rientra anche il compenso dell’amministratore unico della società. A stabilirlo è la stessa Agenzia delle Entrate che risponde ad una domanda in merito.

    Che cos’è il credito R&S?

    Innanzitutto, prima di andare a vedere come funziona quanto appena detto, è bene ricordare cos’è il credito R&S.

    Si tratta di un credito ( uno “sconto” applicato sulle tasse da versare al Fisco italiano che può essere usato per ridurre le imposte a debito, oppure per compensarle direttamente) da utilizzare per innovare tecnologicamente i processi produttivi della tua impresa.

    Pertanto, se hai intenzione di innovare i processi produttivi della tua azienda non puoi non prendere in considerazione tale credito che viene riconosciuto per le spese sostenute in attività di ricerca e sviluppo, su una spesa massimo di 10 milioni di Euro.

    Oltre questa soglia non può più essere agevolabile. Quindi se spendi 11 milioni, il milione che supera la soglia, non rientra nell’agevolazione, quindi non ti verrà “restituito” nulla.

    Il credito ti può essere riconosciuto nella misura del 25 o del 50%, a seconda della tipologia di spesa effettuata  “a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2020”.

    Quindi se effettui investimenti entro 31 dicembre 2020 hai diritto ad uno sconto del 25 o del 50%.

    Il compenso amministratore te lo paga lo Stato

    Tornando al discorso iniziale, ovvero all’amministratore, se quest’ultimo svolge attività di ricerca e sviluppo, stando a quanto stabilito dall’interpello 182 del 6 giugno 2019, le spese sostenute possono rientrare tra quelli agevolabili e quindi considerati compenso.

    Questo è possibile perché, tra il personale non altamente qualificato vi rientra anche il soggetto che, non è dipendente dell’impresa, ma allo stesso tempo ha rapporti con essa. Questa figura, appunto, può essere rappresentata dall’amministratore cui compenso, per la sola parte riferibile a spese di attività di ricerca e sviluppo effettuata veramente, può essere agevolabile.

    Quindi se sei amministratore unico della società e non hai dipendenti, ma effettui attività di R&S, il compenso amministratore te lo paga lo Stato.

    Appare chiaro, però, che per poter usufruire dell’agevolazione è necessario che l’attività svolta sia comprovata adeguatamente

    Segnaliamo infine che, stiamo assistendo ad una serie di controlli a tappeto da parte dell’Agenzia delle Entrate per i crediti erogati negli 2015, 2016 e 2017. Pare che, dai controlli effettuati dall’AdE, la maggior parte dei crediti che sono stati utilizzati dalle imprese per quei anni risultano addirittura inesistenti.

    Nel caso in cui ti venga contestato l’utilizzo di crediti fiscali “inesistenti”, la sanzione alla quale vai in contro va da un minimo del 100% ad un massimo del 200%, ovviamente del credito stesso. Se la cifra supera il limite previsto di 50mila Euro, finirai anche per essere perseguito penalmente.

    Proprio per questo, per evitare di incappare nelle sanzioni suddette, puoi tranquillamente richiedere la tua CONSULENZA GRATUITA con un esperto, del nostro pool di commercialisti, che ti contatterà al più presto.

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