Contributi Inps soci srl: quando non devi pagarli?

di Soluzione Tasse
13 Nov, 2019
Tempo di lettura
( parole )

Conserva ora questo articolo!

Inserisci qui sotto il tuo nome e la tua email. Riceverai subito un'email, con un link per rileggere l’articolo tutte le volte che vuoi.

    Non tutti sono tenuti a versare i contributi Inps. 

    Questo è quanto stabilito la Cassazione che – con le sentenze n. 23792, 23790 e 21540 del 2019 – si è pronunciata, eliminando ogni dubbio.

    I contributi Inps – ricordiamo – rappresentano le quote della retribuzione versati da artigiani, commercianti e lavoratori dipendenti (per il tramite dell’azienda) al fine di beneficiare, in futuro, di un trattamento pensionistico. 

    Qualora i lavoratori autonomi non siano inquadrati come artigiani e commercianti, e non facciano parte di alcun ordine professionale dotato di una propria cassa previdenziale, dovranno versare il contributo alla Gestione separata dell’Inps. 

    Insomma, sono i famosi contributi per la pensione, che devono versare i lavoratori.

    Non sono dovuti contributi INPS per i soci di srl che non prestano lavoro

    Quello che oggi interessa a noi è capire se tu socio non lavoratore di una srl –  ti limiti solo a investire il tuo capitale senza apportare lavoro, ma solo per ricevere un utile – devi versare o meno questi contributi.

    A toglierci ogni dubbio è intervenuta la Cassazione, la quale ha stabilito che – i soci non lavoratori della srlnon sono tenuti al versamento di alcun contributo; perché, se sei socio non lavoratore, tutto ciò che ne deriva dalla tua partecipazione alla srl, è configurabile come reddito di capitale e, come tale, non soggetto a contribuzione Inps.

    Per renderti più chiaro il concetto, facciamo un esempio:

    se sei socio e svolgi attività lavorativa per Alfa srl e nello stesso tempo sei socio nella Beta srl – senza svolgere alcuna attività lavorativa, apporti solo del capitale in attesa di eventuali utili – sei tenuto a versare i contributi Inps solo sui redditi derivanti da Alfa srl.

    L’obbligo contributivo è dovuto solo quando l’attività lavorativa che svolgi presso la srl – alla quale sei socio – sia abituale prevalente.

    Non sei tenuto a sommare all’imponibile contributivo Inps il reddito derivante dalla tua partecipazione al capitale della srl, perché definito, appunto, reddito di capitale.

    Richiedi la tua prima consulenza gratuita

    Diversamente per i soci di società di persona

    La situazione cambia quando si tratta, invece, si società di persona o srl a tassazione trasparente, cioè quando il reddito non è più in capo alla società ma ai singoli soci.

    Il reddito prodotto da queste società è:

    • personale, inteso come rapporto tra più persone che prestano lavoro per portare avanti l’attività;
    • configurato come reddito d’impresa e, come tale, è soggetto ad obbligo contributivo Inps. Ciò vale sia se si tratta di Snc (Società in nome collettivo) che di Sas (Società accomandita semplice).

    Esemplificando:

    se hai una ditta individuale e sei iscritto all’Inps commercianti per la tua ditta e nello stesso tempo hai una partecipazione in una srl – dove apporti solo capitale in attesa degli utili eventuali – e accomandante (con responsabilità limitata) in una Sas, versi i contributi:

    • sul reddito prodotto dalla tua ditta individuale;
    • sulla quota di reddito che ne deriva dalla Sas.

    Questo perché se sei socio accomandante – secondo una sentenza della Cassazione – ai fini contributivi devono essere conteggiati anche questi redditi, anche se sono diversi dal reddito che causa l’iscrizione all’Inps.

    Dunque:

    • non devi versare alcun contributo Inps se sei socio di società di capitali, come la srl, dove ti limiti solo ad investire apportando capitale;
    • devi versare i Inps se sei lavoratore e se sei socio di una società di persona – che sia Snc (Società in nome collettivo) o Sas (Società accomandita semplice).

    I contributi Inps – chiamate erroneamente tasse – sono la vera grana di ogni imprenditore: se uniti alle altre imposte, sono una vera zavorra per la tua impresa.

     A volte ti trovi a pagare contributi che, forse, con una corretta pianificazione fiscale, non dovresti nemmeno: chiedi la tua consulenza – un nostro consulente ti contatterà per comprendere se se puoi o meno beneficiare dei nostri servizi di risparmio fiscale.

    Richiedi la tua prima consulenza gratuita

    Condivi l'articolo