Controlli fiscali: ecco quando sei obbligato a stampare i libri contabili

di Soluzione Tasse
24 Lug, 2019
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    Finalmente finisce l’era della stampa dei libri contabili. Sei tenuto a stamparli solo in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. 

    Questo è quanto stabilito, tra le tante novità, dal Decreto Crescita. Adesso lo possiamo dire, la prima semplificazione degna di nota, visto che, per fortuna, la digitalizzazione sta prendendo il sopravvento in quasi tutti gli ambiti della quotidianità e soprattutto in quelli amministrativi aziendali. 

    Ed il Fisco, merita veramente una vera rivoluzione digitale per rendere tutto più fluido ed incentivando l’imprenditorialità. 

    Sai quanti tipi di libri contabili abbiamo?

    Tutti i titolari di un’attività caratterizzata dallo scambio di beni o servizi, quindi anche tu imprenditore, sai che devi conservare e ad aggiornare libri e registri contabili previsti dalla legge. Tutto ciò, al fine di garantire al Fisco la chiara e corretta tenuta della contabilità aziendale e assicurare che tutte le operazioni della tua impresa siano veritiere e conformi alla realtà aziendale.

    Capisci bene che, i libri contabili, sono il principale strumento di trasparenza da far valere contro terzi, in questo caso il Fisco, e quindi sei tenuto a conservarli e provvedere ad aggiornarli secondo quanto previsto dalla normativa.

    Abbiamo diverse tipologie di libri e registri contabili, alcuni, addirittura, sei tenuto a conservarli per un minimo di 10 anni dalla data dell’ultima registrazione; o comunque, in caso di accertamento tributario, finché non verrà definito e terminato tutto l’iter processuale.  

    Nello specifico, questi sono:

    • Registro dei Beni Ammortizzabili;
    • Registri previsti ai fini Iva;
    • Scritture contabili ausiliarie di magazzino;
    • Libro Giornale;
    • Libro degli Inventari.

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    Cosa cambia con il Decreto Crescita

    La tenuta dei libri contabili in formato elettronico, se prima veniva considerata come un’attività irregolare, oggi non più.

    D’ora in avanti, la stampa cartacea dei libri contabili sarà obbligatoria solo quando l’Agenzia delle Entrate te li richiede esplicitamente all’atto di eventuali controlli fiscali. Viene così ampliata questa possibilità a tutti libri, visto che, fino ad oggi, questa semplificazione era possibile solo per i registri IVA.

    Finalmente dopo tanto parlare, tra semplificazione e digitalizzazione, diciamo fine a tutti quei malloppi di carta presenti all’interno di qualsiasi ufficio aziendale.

    A questo punto sorge il problema e siamo sicuri che tu ti stai ponendo la stessa domanda: 

    • “ma se mi arriva un controllo poi devo stampare tutto?”

    Ebbene si, nel momento in cui arriva un controllo o una verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate e i funzionari del giorno fanno esplicita richiesta, sei obbligato a stampare tutti i libri contabili

    E ricorda, la stampa deve avvenire in presenza loro.

    Tenere una contabilità sotto controllo ti permette di avere in mano la situazione della tua azienda e di gestire con scioltezza queste situazioni. Se tu sai che sei regolare esci subito da queste situazioni.

    Diciamo questo perché, quasi sempre, per pagare meno tasse, si tenta di “truccare” la contabilità, ma in realtà puoi abbattere il tuo carico fiscale in modo diverso, senza incorrere in situazione spiacevoli. Chiedi adesso la tua CONSULENZA GRATUITA, un nostro consulente sarà lieto di aiutarti a trovare la giusta soluzione per la tua attività.

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