Costi auto aziendali in holding: quando li deduce integralmente?

di Redazione Soluzione Tasse
2 Feb, 2023
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    La holding può dedurre e detrarre integralmente l’Iva sui costi sostenuti per l’acquisto di auto aziendali date alle società controllate. Questo è quanto stabilito dalla risposta numero 107 del 20 gennaio 2023 dell’Agenzia delle Entrate. Vediamo quando è possibile e perché può beneficiare di questo vantaggio, che può essere fiscale e non solo.

    Costi auto aziendali nell’ambito di una holding

    L’Agenzia delle Entrate attraverso la risposta numero 107 del 20 gennaio 2023 ha fornito importanti chiarimenti circa la deducibilità dei costi delle auto aziendali, e della loro relativa Iva, sostenuti da una holding srl.

    La risposta nasce da un interpello posto all’Agenzia delle Entrate. Nel caso di specie, abbiamo la Beta srl holding, appartenente al gruppo Beta, che controlla una serie di altre società. La holding, con lo scopo di incentivare i servizi erogati alle sue controllate, vorrebbe acquisire tutte le auto utilizzate dal gruppo.

    L’acquisizione, stando alla descrizione fatta dalla società, potrebbe esser fatta in due diversi modi:

    • acquisto diretto delle auto utilizzate dal gruppo;
    • intestazione dei contratti, che siano di noleggio o leasing. 

    Lo scopo è quello poi di mettere questi veicoli a disposizione delle controllate del gruppo in base alle loro esigenze, valutando sia l’uso esclusivo che anche quello promiscuo di queste auto.

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    L’operazione di messa a disposizione di questo servizio avverrebbe con la stipula di appositi contratti tra holding e le società controllate. Alle società, poi, verrebbe fatturato il costo del servizio senza alcuna maggiorazione. In più verrebbero poi addebitate le spese e l’Iva. 

    Un’operazione un po’ particolare che richiede la massima attenzione. Si sa, con il Fisco, tutto ciò che è logico diventa illogico, per cui prima di muoversi è opportuno studiare nel dettaglio la normativa oppure affidarsi a professionisti del settore.

    L’azienda in commento, sapendo dell’illogicità del Fisco, prima di procedere con l’operazione si rivolge direttamente all’Agenzia delle Entrate per un parere. Così da evitare di avere problemi di varia natura, contabile, gestionale e soprattutto fiscale. 

    Le domande che la holding pone all’Agenzia sono le seguenti:

    • l’Iva relativa all’acquisto delle auto può essere detratta integralmente?
    • i costi di acquisto possono essere dedotti integralmente oppure sono soggetti a limitazioni?  

    Il dubbio della holding, infatti, sta tutto nella deducibilità e detraibilità.

    Costi auto aziendali: limitazioni imposte dalla normativa

    Come sappiamo, sulla deducibilità dei costi dell’auto e sulla detraibilità dell’Iva ci sono alcune limitazioni imposte direttamente dalla normativa contenuta all’interno del Tuir. Non sempre i costi delle auto possono essere dedotti integralmente. Tutto dipende dall’utilizzo dell’auto, esclusivo o non esclusivo. 

    La deducibilità dei costi, infatti, è pari al 20%, mentre l’Iva è detraibile al 40% (100% quando l’uso è esclusivo)

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    Nel caso di specie, però, la holding, ritiene di non doversi attenere a questi limiti di deducibilità e detraibilità. Secondo la stessa, infatti, alle società verrebbe addebitato il costo sostenuto e l’Iva. Spetterebbe poi alle società controllate, che poi sono le vere utilizzatrici delle auto, a dover verificare i limiti in base all’utilizzo di questi veicoli. E quindi stabilire cosa e quanto dedurre o detrarre.

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    Deducibilità parziale o integrale?

    Una tesi che possiamo definire logica quella della holding. 

    Mentre per l’Agenzia delle Entrate? Sposa la teoria della holding oppure no? 

    L’Agenzia prima di fornire una risposta alle domande della Beta holding ha chiarito alcuni dubbi e consolidando ancora di più la teoria riguardo all’utilizzo esclusivo di mezzi all’interno del comparto aziendale.

    Le auto si considerano utilizzabili in maniera esclusiva all’interno dell’azienda, e quindi classificabili come beni strumentali, se in assenza di esse l’impresa non può esercitare la propria attività. Un esempio potrebbero essere le imprese di noleggio di automobili.

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    Nel caso presentato, le auto non rientrano nel principio economico né di uso esclusivo e nemmeno in quello non esclusivo. Perché? Perché la holding le mette a disposizione delle controllate stabilendo contrattualmente come e quando erogare.

    E quindi, come deve comportarsi la holding?

    I costi, essendo sostenuti dalla holding, che vengono poi addebitati alle operative perché sono loro che utilizzano, possono essere dedotti integralmente. Non si applicherebbe, quindi, le limitazioni stabilite dall’articolo 164 del Tuir (alle quali si devono poi attenere le controllate e seguire i limiti di deducibilità e detraibilità).

    Stessa situazione per quanto riguarda l’Iva detraibile al 100%.

    Il motivo?

    Semplice, la holding in questo caso dichiara di fare un utilizzo esclusivo delle vetture per poi addebitare l’Iva alle società controllate (che prendono le auto a titolo oneroso).

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    L’istante, a onor del vero, ha pienamente ragione nelle sue valutazioni: può detrarre e dedurre integralmente Iva e costi sostenuti per l’acquisto delle auto.

    Conoscere le soluzione fa sempre la differenza

    Una risposta, questa, che rende il Fisco un più logico.

    La holding, con questa operazione, non solo porta in deduzione e detrazione costi e Iva, ma blinda le auto del gruppo da possibili attacchi di terzi. Lasciare questi veicoli dentro le operative, significherebbe esporre al rischio di possibili attacchi dei creditori. Così facendo, le custodisce lei, e le dà in uso tutelando in maniera efficiente.

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    Leggi anche: Quanto costa aprire una holding?

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