Credito d’imposta formazione 4.0: innova l’azienda a spese dello Stato

di Soluzione Tasse
22 Lug, 2020
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    Innovare rende unici, porta forza, consistenza al brand e soprattutto fatturato. Se poi, ad innovare la nostra azienda ci pensa lo Stato, tutto diventa più semplice ed economico. 

    Nell’articolo di oggi, parleremo del credito d’imposta Formazione 4.0: una misura finalizzata a innovare e digitalizzare l’azienda a spese dello Stato. Che, tra l’altro, per il 2022 è stata potenziata.

    Credito d’imposta Formazione 4.0: perché innovare?

    Secondo una ricerca IBM e Boston Consulting Group le aziende che innovano i propri processi, rispetto a quelle che producono innovazione solo nei prodotti, hanno un aumento di fatturato triennale del +8,5%.

    Le imprese, purtroppo hanno 2 problemi:

    • sono restie al cambiamento, hanno paura di cambiare e restano radicati nella visione tradizionalista aziendale che, ad oggi, non fa altro che incentivare i problemi delle aziende;
    • commettono tutti lo stesso errore, comprano un software, credendo di essere innovativi, e poi non sanno utilizzarlo. Innovare un’impresa non vuol dire acquistare un software ma cambiare approccio di fare business e metodologia di lavoro.

    Oggi siamo quasi obbligati a dover innovare le nostre aziende:

    • per sfruttare le opportunità dallo Stato – Credito d’imposta per la Formazione 4.0 che consente di innovare l’azienda e. essendo un credito d’imposta, di beneficiare della riduzione delle tasse.
    • per rendere veloci i cambiamenti dei processi produttivi e decisionali;
    • perché chi ha innovato in passato, prima della Pandemia, ha risentito di meno il peso dell’emergenza economica e sanitaria.

    Formazione 4.0: cos’è e come funziona il bonus?

    Per aiutare le imprese a innovare lo Stato ha introdotto il credito d’imposta Formazione 4.0. Il bonus è stato istituito per stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

    L’attività formativa deve interessare uno o più dei seguenti ambiti aziendali:

    • vendita e marketing;
    • informatica e tecniche;
    • tecnologie di produzione (settori elencati nell’Allegato A della Legge di Bilancio 2018).

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    Come sfruttarlo correttamente?

    Il credito d’imposta viene calcolato sulle spese sostenute nel periodo successivo al 31 dicembre 2019. Le spese relative ai dipendenti impegnati in attività di formazione agevolata devono far riferimento al costo delle ore o delle giornate di formazione.

    Il credito Formazione 4.0 è riconosciuto in percentuale differente, in base alla tipologia di azienda. Più dettagliatamente, dal 2022 è stato potenziato:

    • piccole imprese, dal 50% al 70% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300.000 euro;
    • medie imprese, dal 40% al 50 % delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250.000 euro;
    • grandi imprese, credito al 30% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 250mila euro.

    Esempio di calcolo credito Formazione 4.0

    Azienda con 30 dipendenti inizia un percorso formativo 4.0 per 15 impiegati area amministrativa (per rafforzare l’analisi dei dati attraverso software) e 5 operai (per snellire l’organizzazione produttiva e logistica).

    Costo orario medio lordo pari a 15 euro.

    Percorso formativo complessivo di 150 ore.

    Avremo: 20 dipendenti x 15 euro x 150 ore = 45.000 euro.

    Trattandosi di una piccola impresa, benefica del 70% del credito pari a 31.500 euro, che verranno utilizzati per compensare le imposte a debito.

    Come evitare di restituirlo?

    Anche qua, per evitare di restituirlo è necessario essere in possesso di:

    • conservazione della documentazione, l’impresa deve conservare tutte le prove che dimostrino lo svolgimento dell’attività formativa (modalità organizzative e contenuti delle attività formative), ai fini di successivi controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
    • certificazione dei costi, è obbligatorio verificare che le spese per le attività di formazione siano state effettivamente sostenute e che siano contabilizzati. 

    Cogli sempre l’opportunità e sfrutta lo Stato

    Prima di effettuare un investimento, verifica la presenza di un credito d’imposta che può essere definito come uno sconto applicato sulle tasse da versare al Fisco italiano e usato per ridurre le imposte a debito. 

    Si tratta di uno dei migliori strumenti di pianificazione fiscale per ridurre le tasse perché può essere utilizzato per compensare i debiti dell’azienda con l’Erario.

    E se ti stessi chiedendo se devi innovare anche in un periodo di crisi come quello attuale, la risposta è Si.

    Si, perché:

    • i cambiamenti generano opportunità e le aziende sono chiamate a guardare al mercato in continuazione, capire come questo sta rispondendo e pensare alle possibilità ancora inesplorate, soprattutto in periodo di crisi;
    • devi sfruttare le agevolazioni messe disposizione dallo Stato.

    Ricorda: lo Stato verrà a verificare l’investimento che hai sostenuto e vorrà essere certo che l’agevolazione di cui hai beneficiato, fosse dovuta. Utilizzare un importo maggiore di credito, per abbassare il peso delle tasse, può costare veramente caro a te e all’azienda.

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