Sospensione del pagamento dei mutui, degli adempimenti fiscali, crediti d’imposta per le piccole e medie imprese e misure a favore dei lavoratori che, in questo momento, si trovano a fronteggiare una crisi che, fino a 20 giorni fa, era pressoché inaspettata.
Questo è quanto deciso dal Decreto Cura Italia varato in questi giorni dal Governo per per fronteggiare la crisi che sta investendo tutto il mondo imprenditoriale e non.
Decreto Cura Italia: cosa ha deciso il Governo?
Le misure sono tante, ma quelle che balzano subito all’occhio sono:
- la sospensione del pagamento delle rate di mutui e finanziamenti;
- il potenziamento del Fondo di Garanzia.
Queste due misure le possiamo classificare tra le più importanti poiché permettono all’impresa di poter avere liquidità visto che, al momento il problema comune è proprio quello: la mancanza di cash, necessario per portare avanti l’attività e non farla morire subito.
Sostanzialmente, quello che risparmi per i mutui lo trattieni dentro l’azienda e lo utilizzi per fronteggiare alle spese del breve periodo e, grazie al Fondo di Garanzia può avere un accesso credito gratuitamente e senza alcuna garanzia.
Riguardo al Fondo di Garanzia le principali novità riguardano l’estensione del prestito fino a 5 milioni, accesso più facilitato (soprattutto per prestiti sotto i 100.000 euro) e possibilità di utilizzarlo per le ristrutturazioni di situazioni debitorie (frequenti in queste situazioni).
Per far fronte all’emergenza liquidità, l’impresa cui i ricavi non sono superiori a 2 milioni di euro nel periodo di imposta 2019, può beneficiare della sospensione dei versamenti in scadenza tra l’8 marzo e il 31 marzo relativi a:
- ritenute alla fonte e alle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che tu operi in qualità di sostituti d’imposta;
- Iva;
- contributi previdenziali e assistenziali, e ai premi per l’assicurazione obbligatoria.
Questi versamenti, come detto, sono sospesi, quindi prima o poi li devi pur pagare. Il pagamento è previsto entro il 31 maggio 2020 in unica soluzione o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a iniziare da maggio.
Sospeso il mutuo della prima casa, per chi dimostra una riduzione degli incassi, e per il professionista che non sta lavorando può beneficiare di 600 euro una tantum (una volta sola).
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Le aziende in difficoltà, oltre a queste misure, possono beneficiare della Cassa Integrazione. Per non perdere la continuità aziendale e non bloccare la produzione, puoi concedere la Cassa integrazione ai tuoi dipendenti in modo da evitare di licenziamenti.
Oggi, vista la crisi, viene concessa a tutte le aziende. Quindi anche se hai meno di 9 dipendenti, puoi usufruire e far pagare una parte dello stipendio allo Stato. Sempre i dipendenti che, nonostante l’emergenza lavorano in sede, hanno diritto ad un premio di 100 euro in busta paga pagato dal datore di lavoro, quindi tu imprenditore.
2 crediti d’imposta: sfruttali perché ti serviranno dopo
La tutela della salute, ora più che mai, è più che sacrosanta. Se in questo momento sei stato costretto ad interrompere la tua attività o magari stai continuando a lavorare, sappi che puoi beneficiare di un credito d’imposta per sanificare l’ambiente e gli strumenti con i quali lavori.
Il credito è pari al 50% fino ad un massimo di spesa, per la sanificazione, di 20.000 euro.
Altra misura a favore delle imprese, per venire incontro a chi ha problemi a pagare il canone di affitto del mese di marzo, è rappresentata dal credito d’imposta del 60% sul canone di locazione.
Paghi il canone normalmente e poi il 60% ti verrà restituito sotto forma di credito da utilizzare per pagare le imposte a debito. Questo credito, ovviamente, non trova la sua applicazione per quelle attività che, nonostante tutto, rimangono aperte perché definite di prima necessità (alimentari e farmacie) ma solo sugli immobili di categoria C/1.
Come avrai capito, essendo crediti d’imposta, i soldi che spendi ora ti verranno restituiti per compensare le imposte a debito. Sfrutti ora, perché ti serviranno dopo per pagare le imposte a debito.
Queste le principali misure intraprese dal Governo per fronteggiare questo tremendo momento che mette a rischio la sopravvivenza di molte imprese. È necessario adesso non agire d’istinto ma in base ai numeri dell’azienda.
Non è un situazione facile, comprendiamo il tuo stato d’animo, tutto che stai attraversando in questo momento. Ma non per questo devi abbatterti, anzi. È tempo di rimboccarsi le maniche per ripartire, quando tutto finirà, più decisi e forti di prima.
Diventa vitale, a questo punto, capire quanta liquidità ha l’azienda, quali debiti deve fronteggiare nel breve periodo e verificare quanto può incassare. Capisci bene che, in base a ciò, puoi creare un piano che ti consenta di capire dove e come devi intervenire per uscire dalla crisi e ripartire più forte di prima.
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