Decreto Rilancio: 9 (+1) misure a favore delle imprese

di Soluzione Tasse
20 Mag, 2020
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    Fondo perduto, rimborso sugli affitti, stop Irap, rinvio a settembre degli adempimenti e dei versamenti fiscali. Queste sono le misure, pari a 55 miliardi, decise dal Governo attraverso il Decreto Rilancio, per proteggere imprese e lavoratori.

    Vediamo quali sono le misure principali a sostegno di imprese, imprenditori e professionisti.

    Contributo a fondo perduto: a chi spetta?

    Contributo a fondo perduto per le imprese – con ricavi e compensi non superiori a 5 milioni nel periodo d’imposta precedente – che hanno subito una riduzione del fatturato o corrispettivi nel mese di aprile superiore al 33%.

    L’entità del contributo a fondo perduto è proporzionale alle perdite di fatturato subite ad aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019 e sarà del:

    • 20% per i fatturati fino a 400 mila euro;
    • 15% per quelli fra 400 mila e un milione;
    • 10% per i fatturati sopra un milione di euro.

    Il contributo non concorre alla formazione del reddito. Può essere richiesto esclusivamente per via telematica, attraverso un’istanza da presentare all’Agenzia delle Entrate. La stessa procederà poi all’accredito presso il conto corrente bancario o postale dell’impresa.

    Il contributo a fondo perduto non spetta, in ogni caso, ai soggetti che hanno cessato l’attività alla data del 31 marzo 2020, agli enti pubblici, ai soggetti che hanno diritto alla percezione delle indennità.

    Stop a Irap quasi per tutti

    Stop del versamento del saldo Irap 2019 e della prima rata dell’acconto 2020 per le imprese con ricavi non superiori a 250 milioni di euro e lavoratori autonomi, con un corrispondente volume di compensi.

    Credito d’imposta locazioni e affitto d’azienda a chi spetta?

    Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo pari al 60% per i soggetti titolari di reddito d’impresa, arte e professione con ricavi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente.

    Per beneficiare del credito è obbligatorio aver subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente.

    30% dell’ammontare mensile del canone, invece, nei casi di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto di azienda, comprensivi di almeno un immobile ad uso non  abitativo destinato allo svolgimento dell’attività.

    Sicurezza sul lavoro: credito d’imposta del 60%

    Credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di 80.000 euro, per gli interventi necessari necessari a far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del Coronavirus.

    Sanificazione luoghi di lavoro: credito d’imposta del 60%

    Sconto del 60% delle spese sostenute nel 2020 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti. Importo massimo 60.000 euro.

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    Termini di versamento: non più a maggio

    Scatterà dal 16 settembre la ripresa dei versamenti delle ritenute, dell’Iva e dei contributi sospesi a marzo, aprile e maggio per le imprese che hanno subito cali di fatturato.

    Sospese anche i versamenti di atti di accertamento, cartelle esattoriali e gli avvisi bonari, rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio.

    Possibilità di pagare in unica soluzione o in quattro rate di pari importo a partire sempre dal mese di settembre.

    Aumenti di capitale: investi e beneficia dello sconto

    Detrazione Irpef o Ires pari al 30% della somma investita nel capitale sociale delle imprese con fatturato tra 5 e 50 milioni di euro che abbiano subito tra il l’1 marzo e il 30 aprile 2020 una riduzione dei ricavi superiore al 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 

    Investimento massimo detraibile: 1 milione di euro per le persone fisiche, mentre per le società sarebbe di 1,8 milioni euro.

    Prima rata IMU: a chi spetta l’esenzione?

    Abolizione del versamento della prima rata dell’IMU in scadenza il 16 giugno 2020 per i possessori di immobili classificati nella categoria catastale D/2, cioè alberghi e pensioni, a condizione che i possessori degli stessi immobili siano anche gestori delle attività ivi svolte.

    Rafforzamento patrimoniale

    Previste misure finalizzate al rafforzamento patrimoniale di srl e società cooperative con ricavi superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro che hanno subito una riduzione dei ricavi a causa del Coronavirus.

    Start up: sconto sugli investimenti

    Sostegno pubblico alla nascita e allo sviluppo delle start-up innovative attraverso la misura “Smart&Start Italia” e proroga di un anno la permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese delle start-up innovative.

    Detrazione d’imposta pari al 50% della somma investita nel capitale sociale di una o più start-up innovative direttamente ovvero per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio che investono prevalentemente in start-up innovative.

    L’investimento massimo detraibile non può eccedere, in ciascun periodo d’imposta, l’importo di 100.000 euro e deve essere mantenuto per almeno tre anni. Stessa detrazione per gli investimenti  in PMI Innovative.

    Queste sono le principali misure del Decreto Rilancio che lo scopo, appunto, di rilanciare l’economia, soprattutto quella delle piccole e medie imprese, come probabilmente sarà la tua attività.

    Le misure ci sono, il tempo probabilmente no! 

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