Concesso nella misura del 60%, il credito d’imposta per adeguare gli ambienti di lavoro alle misure anti virus. Il credito, introdotto dal Decreto Rilancio, è finalizzato alla riapertura delle attività economiche in tutta tranquillità per evitare il diffondersi dei contagi.
Tra le caratteristiche della nuova misura troviamo: cumulabilità con altre agevolazioni per le stesse spese e possibilità di cessione il credito anche ad altri soggetti per reperire subito liquidità vitale per l’azienda.
Andiamo a vedere chi spetta e a quanto ammonta il nuovo credito d’imposta.
Adeguamento luoghi di lavoro: a chi spetta il credito d’imposta?
Il nuovo credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro è riconosciuto ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico che andranno a effettuare investimenti finalizzati a rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento e diffusione del Covid-19.
Il tutto per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro sia del personale addetto all’attività che ai clienti.
I soggetti beneficiari, stando alle indicazioni del Decreto Rilancio, sono tutti gli operatori con attività aperte al pubblico, come, bar, ristoranti, alberghi, teatri e cinema. Se vuoi conoscere dettagliatamente tutti i beneficiari, e verificare se anche tu puoi usufruire del credito, puoi consultare l’elenco completo contenuto nell’Allegato 1 del Decreto Rilancio.
Tra i beneficiari rientrano anche le associazioni, le fondazioni e gli altri enti privati (anche del Terzo del settore).
Sicurezza nei luoghi di lavoro: ecco spese ammesse al credito
Il credito d’imposta è riconosciuto per le spese sostenute nel 2020 per adottare misure necessarie, o meglio obbligatorie, che andranno a modificare l’organizzazione del lavoro e la disposizione degli ambienti per contenere la diffusione del Covid-19.
Tra le spese, abbiamo, ad esempio:
- rifacimento spogliatoi e mense,
- realizzazione di spazi medici,
- ingressi e spazi comuni,
- acquisto di arredi di sicurezza,
- acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli clienti.
Rientrano tra le agevolazioni anche gli investimenti di carattere innovativo per l’acquisto di tecnologie che permetteranno di svolgere l’attività lavorativa in maniera agevole e sicura. Questo per garantire la sicurezza dei lavoratori ma anche dei clienti i quali se non si sentono sicuri in un ambiente difficilmente ci andranno.
Altre spese agevolabili, ma anche altri soggetti ammessi al beneficio del credito, saranno individuati eventualmente da altri decreti del Ministro dell’economia e delle finanze.
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A quanto ammonta la misura del credito d’imposta?
Il credito è riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 60% delle spese
sostenute nel 2020. Mentre l’importo massimo di spesa è pari a 80.000 euro.
La particolarità di questo bonus è che lo puoi cumulare con le altre agevolazioni che abbiano ad oggetto le stesse spese. L’importante è che, il cumulo, non superi il costo sostenuto.
Ciò significa che, se hai un bar e andrai a spendere 80.000 euro per gli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus Covid-19, saranno coperti dal credito 42.000 euro. Come se tu spendessi, ad esempio, solo 32.000 euro.
Questi 42.000 euro, ad esempio, non ti verranno restituiti in denaro. Il credito, in questo caso, può essere ceduto ad un terzo soggetto per avere subito liquidità oppure utilizzarlo per per compensare le tasse che deve versare la tua azienda.
Il credito d’imposta, infatti, è come una sorta di sconto sulle tasse che andrai a pagare. Praticamente tu spendi, riduci la base imponibile sulla quale si applica l’imposizione fiscale e poi benefici dello sconto sulle tasse.
La riduzione delle tasse dipende da molti elementi, ad esempio anche da un semplice credito d’imposta. Se utilizzi efficientemente tutti gli strumenti messi a disposizione dello Stato e attraverso un accurato processo di pianificazione fiscale puoi ridurre le tasse (perché anche se adesso sono sospese, torneranno) in maniera fiscalmente inattaccabile: chiedi adesso la tua consulenza gratuita.