Green economy, tutela dell’ambiente, economia circolare, banda ultralarga, sviluppo delle tecnologie emergenti e semplificazioni relative ai contratti pubblici ed edilizia è il pacchetto di misure previste dal Decreto Semplificazione per le attività d’impresa in italia.
Misure che mirano a sburocratizzare il paese per sostenere il sistema produttivo in questa fase di ripartenza dell’economia attraverso procedure più snelle e veloci.
Green economy e tutela ambientale: le principali novità del Decreto Semplificazioni
Il tema dell’ambiente è molto importante, tant’è che trova spazio in molte misure intraprese impartite dallo Stato: non da ultimo, l’Ecobonus 2020 per incentivare la riqualificazione del patrimonio edilizio nazionale con notevoli vantaggi anche per le imprese.
Tra le misure intraprese dal Decreto Semplificazione, quella che mira alla tutela dell’ambiente e alla green economy riguarda la nuova organizzazione e semplificazione delle procedure di valutazione dell’impatto ambientale (VIA), associate alle opere pubbliche.
Semplificate anche le procedure per quanto riguarda progetti o impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile. Previsti interventi anche per la creazione di stazioni di ricarica destinati ai veicoli elettrici e una nuova regolamentazione inerente i trasferimenti di energia rinnovabile dall’Italia agli altri Paesi.
Uno dei punti cardini del Decreto Semplificazione è sicuramente il green new deal.
Un programma che:
- mira a favorire lo sviluppo di progetti finalizzati alla transizione verso un’economia sostenibile e con impatto ambientale zero in tutti i paesi dell’UE
- e che viene supportato da semplificazioni che favoriscono il rilascio di garanzie pubbliche da parte di SACE.
Previste, inoltre, semplificazione per il rilascio di autorizzazioni alle infrastrutture della rete di distribuzione elettrica a livello locale e nazionale.
Altre novità: nuova Sabatini, innovazione e aumenti di capitale
In merito all’acquisto di beni strumentali, per incentivare l’acquisto mediante viene modificata la Nuova Sabatini (agevolazione che mira a facilitare l’acquisto di questi beni).
Le novità sono 2:
- aumento della soglia d’importo da erogare in un’unica soluzione: si passa infatti, dagli attuali 100.000 euro a 200.000 euro;
- possibilità di utilizzare i fondi europei per agevolare l’acquisto di beni strumentali per le imprese del Mezzogiorno.
In merito all’innovazione:
- sono previste delle misure finalizzate oltre che incentivare, ma anche semplificare, iniziative di sperimentazioni mediante l’impiego delle tecnologie emergenti;
- introdotte strumenti per velocizzare i lavori sulle infrastrutture di rete per le comunicazioni elettroniche e la banda ultralarga. Su questo punto sono previste, inoltre, procedure semplici per ottenere l’autorizzazione per gli interventi di scavo, installazione e manutenzione di reti in fibra e degli impianti radioelettrici di comunicazione;
- introdotte disposizioni finalizzate ad incentivare l’utilizzo della posta elettronica certificata nei rapporti tra Amministrazione, imprese e professionisti, per agevolare l’operatività.
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Altre novità riguardano, invece:
- a semplificazione delle procedure per la cancellazione dal registro delle imprese e per lo scioglimento degli enti cooperativi per assicurare che, il registro, fotografi la reale situazione imprenditoriale operante nel Paese;
- l’aumento di capitale. Viene data la possibilità, fino al 31 aprile 2021, a tutte le società per azioni quotate di prevedere aumenti di capitale diversamente da quanto stabilito dal Codice Civile. Nella fattispecie, non si applica la maggioranza rafforzata del voto e la deliberazione è valida anche con il voto favorevole della maggioranza del capitale rappresentato in assemblea.
Appalti: soglie più basse per l’affidamento dei lavori
Il Decreto Semplificazione, che segue gli altri decreti – Cura Italia, Liquidità e Rilancio – interviene anche sulle semplificazioni relative ai contratti pubblici ed edilizia, sulla velocizzazione dei procedimenti amministrativi e l’eliminazione di adempimenti burocratici che rallentano molte procedure pubbliche.
Viene previsto, fino al 31 luglio 2021, una nuova normativa per quanto riguarda gli appalti pubblici per incentivare gli investimenti nel settore delle infrastrutture (il vero motore per la ripresa dell’Italia dopo questa profonda crisi).
Andando nei dettagli, la norma prevede:
- affidamento diretto per prestazioni di importo inferiore a 150.000 euro;
- procedura negoziata, senza bando per i contratti di cui importo oscilla tra i 150.000 euro e la soglia comunitaria (428.000 euro per i contratti di forniture e di servizi; 5.350.000 euro per i contratti di lavori).
L’opera verrà affidata all’impresa che presenta un prezzo di offerta più basso rispetto alla concorrenza. Vengono eliminate le offerte anomale.
Se i contratti superano la soglia comunitaria necessari per superare l’emergenza sanitaria ed economica si procede secondo le regole stabilite dal Codice dei contratti pubblici per le situazione di emergenza.
Riguardo ai tempi, sono previsti termini massimi riguardo all’aggiudicazione:
- 2 mesi a decorrere dalla data di adozione del primo atto di avvio del procedimento per gli affidamenti diretti;
- 4 mesi per le procedure negoziate.
Se i tempi non vengono rispettati – riguardo la stipulazione del contratto, l’avvio dei lavori e la tardiva esecuzione – possono essere valutati e classificati come danni erariali e possono essere oggetto di risoluzione del contratto per inadempimento dell’obbligo intrapreso.
Queste sono le principali novità del Decreto Semplificazione mirato alla ripresa dell’economia e a dare una spinta alle infrastrutture e all’innovazione e sostenibilità dell’azienda.
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