Per tutelare la propria identità aziendale ed evitare che, lo stesso marchio, sia utilizzato e sfruttato da altre imprese, devi registrarlo presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi per proteggerlo da tentativi di copia.
Ma che differenza c’è tra marchio registrato e marchio ™? Perché è importante saperla per sfruttare i vantaggi fiscali derivanti dall’utilizzo del marchio? Vediamolo assieme oggi.
Differenza tra ™ , © , ® ?
Molto spesso ci viene chiesto che differenza c’è tra marchio registrato e marchio ™ . Effettivamente è facile fare confusione. Una confusione non soltanto visiva ma soprattutto funzionale perché corri il rischio di non riuscire a sfruttare i vantaggi sia competitivi che fiscali derivanti dall’utilizzo del marchio.
I simboli che diffenzanziano un marchio sono tanti e, dietro ognuno, sta racchiuso un significato molto importante. Quindi è opportune fare la dovute distinzione per evitare di cadere nel tranello e non riuscire a sfruttare i vantaggi del marchio.
Marchio ™
Il TM è un simbolo che, fondamentalmente, viene inserito al fianco del marchio per indicare che è stata effettuata la richiesta di registrazione ma non è ancora stata accettata.
Viene utilizzato molto nei paesi anglosassoni. Da noi, invece, si usa la R cerchiata sia per il marchio concesso che per il marchio allo stato di domanda (cioè in attesa di accettazione della registrazione).
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C cerchiata
La C cerchiata, invece, viene utilizzata per tutelare le opere disciplinate dalla legge sul diritto d’autore che possiamo definirlo come quel diritto che permette a te, che sei ideatore di un’opera, di poter cedere l’utilizzo di questa ad altre persone in cambio di denaro.
Leggi anche: Diritti d’autore: come vengono tassati?
Spesso, la C, viene seguita dal nome del titolare dei diritti e dall’anno in cui questi diritti sono stati acquisiti.
R cerchiata
La R cerchiata indica che il marchio abbia già ottenuto la registrazione e che quindi sia stato accettato a tutti gli effetti. Questo simbolo viene utilizzato e indicato sui prodotti che circolano nello stato in cui il nome è stato registrato.
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Se il marchio si registra in Italia e fa riferimento ad un determinato vino, la R, potrà essere utilizzata solo quelle particolari bottiglie prodotte e vendute esclusivamente in Italia. Quindi se questo stesso vino viene esportato, la lettera R deve essere eliminata.
Perché è importante conoscere la differenza?
Purtroppo, questo non sempre avviene. Quindi è facile che, a colpo d’occhio, vedi un’informazione errata che non corrisponde al vero. Infatti, alcuni hanno la cattiva abitudine di mettere la lettera R anche se, per quel particolare marchio, nemmeno una richiesta di registrazione è stata evasa.
Una pratica sbagliatissima. E lo sai perché?
Perché rischi di non poter sfruttare i vantaggi derivanti dalla registrazione e, conseguentemente, dall’utilizzo del marchio, ovvero:
- posizionamento sul mercato, aiuta i clienti a riconoscere immediatamente l’azienda;
- vantaggi fiscali, permette di abbattere la pressione fiscale, pesantissima, sull’azienda.
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Il marchio deve essere registrato e quindi avere sul prodotto la lettere R veritiera e non messa così, solo per una semplice rappresentazione grafica.
Erroneamente non tutte le imprese prestano attenzione ai propri asset immateriali.
Non sanno, e quando lo scoprono sono meravigliosamente colpiti e contenti, che si possono creare strategie di gestione del know-how e dei beni immateriali ai fini privatistici, ma soprattutto finanziari e fiscali.
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