100 milioni di euro per favorire la digital transformation dei processi produttivi delle imprese italiane attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate di Impresa 4.0.
Ma cosa significa trasformazione digitale? Perché l’azienda deve trasformarsi digitalmente, soprattutto in questo periodo? Ma soprattutto chi può accedere e come al bando per la digitalizzazione del Ministero dello sviluppo economico? Perché sfruttare questa agevolazione?
Digital transformation: sai cosa significa?
La digital transformation o trasformazione digitale è un processo che integra tecnologie digitali in tutti gli aspetti dell’attività. Trasformare digitalmente l’impresa significa apportare cambiamenti significativi a livello tecnologico e culturale interni all’azienda.
Gli imprenditori spesso pensano che innovare voglia dire dotarsi di un nuovo software e trasformare qualche procedura da analogica ad informatica. Innovare un’impresa vuol dire cambiare il metodo di fare business. Nello specifico, significa:
– migliorare i processi attraverso l’automatizzazione degli stessi per renderli più semplici ed incrementare l’agilità e avvalersi del capitale umano in maniera più efficace;
– trovare nuovi flussi reddituali che prima non erano possibili e, che oggi, grazie alla tecnologia è possibile (ad esempio l’apertura di un e-commerce);
– creare esperienze personalizzate per coinvolgere e soddisfare i clienti attraverso l’apertura di determinati canali di comunicazione per esaudire ogni loro esigenza specifica, in ogni momento.
Perché devi attuare un processo di digital transformation?
L’aumento della concorrenza, la globalizzazione, le velocità di cambiamento dei mercati e l’attuale crisi impongono all’azienda di sapersi reinventare trasformando radicalmente tutti i suoi modelli e processi per restare competitiva.
Un cambiamento rapido che succede non perché le aziende scelgono di attuare un processo di digital transformation, ma perché devono trasformarsi se vogliono sopravvivere.
Un’azienda, se non si adatta al cambiamento, a questo nuovo modello di consumatore digitale, è destinata a fallire.
Digital transformation decreto Mise
Con la pubblicazione del Decreto Direttoriale dell’ ottobre 2020, il Ministero dello sviluppo economico, definisce i termini e le modalità per beneficiare dell’agevolazione Digital Transformation MISE delle PMI.
I destinatari dell’agevolazione sono le imprese che operano nel settore:
- manifatturiero;
- servizi diretti alle imprese;
- turistico, per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali;
- commercio.
Le imprese destinatarie dell’agevolazione devono possedere i seguenti requisiti:
- avere almeno due bilanci approvati;
- avere ricavi pari a 100.000 euro derivanti dall’ultimo bilancio depositato;
- non essere sottoposte a procedura concorsuale e/o in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente.
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A quanto ammonta e cosa finanzia il bando Mise?
Sono oggetto di agevolazione i progetti che abbiano un importo compreso 50.000 euro e 500.000 mila euro. Un progetto di 30.000 euro non verrà finanziato.
Il progetto può essere presentato sia da imprese singole che da associate fino a 10 soggetti (imprese) aderenti al progetto attraverso contratti di rete o altre forme di collaborazione.
Nota bene – Nel progetto associate, tra le varie imprese deve figurare, come capofila, un DIH – Digital Innovation Hub o un EDI – ecosistema digitale per l’innovazione.
I progetti devono garantire la realizzazione di:
- attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione, sono agevolabili le spese del personale dipendente o che collabora con l’azienda dedicato all’attività di innovazione da attuare; la quota di ammortamento per l’acquisto di strumenti e attrezzature utilizzati nelle attività di innovazione; spese di consulenze relative all’attività di innovazione e spese generali (compresi eventuali materiali utilizzati nelle attività).
- investimenti, sono agevolabili le spese per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature tecnologicamente avanzati tranne gli investimenti in locazione finanziaria. Acquisti di software e immobilizzazioni immateriali (costi di ricerca ad esempio) necessarie al progetto e il costo di consulenza specialistica (max 10% del progetto).
Perché devi sfruttare l’agevolazione Mise?
I cambiamenti generano opportunità e le aziende sono chiamate a guardare al mercato in continuazione. Questo è uno dei motivi che spingono l’imprenditore a sfruttare l’agevolazione. Ma non è l’unico.
L’agevolazione, infatti, è appetibile all’imprenditore perché una parte dell’investimento, il 10% è a fondo perduto (il 10% delle spese ti viene pagato direttamente dallo Stato) mentre il restante 40% è riconosciuto attraverso un finanziamento statale a tasso zero della durata massima di 7 anni.
Altro motivo per utilizzare il bando digital transformation riguarda la possibilità di cumulare le spese del progetto con quelle relative attività di ricerca, sviluppo e innovazione.
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Dunque, lo Stato tende sempre la mano, a volte anche con poco, verso l’impresa: devi essere tu imprenditore, prima di fare un investimento, verificare se c’è un’agevolazione per investire e risparmiare denaro vitale per l’azienda (già tartassata dalle tassazione elevata).
E devi verificare l’investimento che hai sostenuto e vorrà essere certo che l’agevolazione di cui hai beneficiato, fosse dovuta altrimenti rischi di dover restituire tutto quanto beneficiato.
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