Diritti d’autore: come vengono tassati?

di Soluzione Tasse
17 Apr, 2019
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    Il trattamento fiscale dei diritti di autore, in relazione alla tipologia di reddito, è sottoposto a differente tassazione, ognuna con notevoli vantaggi fiscali. L’unica cosa in comune è che, tutti i redditi derivanti dalla cessione del diritto d’autore sono soggetti ad una ritenuta d’acconto del 20%.

    Ritenuta d’acconto che sale al 30% quando chi riceve i proventi è un soggetto estero.

    Quelli che molti non sanno, infatti, è che tali redditi sono parzialmente detassabili e, proprio per tale motivo sono uno degli strumenti più utilizzati dalla pianificazione fiscale.

    Fatta questa breve premessa, andiamo ora a vedere che cosa sono i diritti d’autore e come viene tassato il reddito percepito dalla cessione di questi.

    Sai cosa sono i diritti d’autore?

    Il diritto d’autore possiamo definirlo come quel diritto che ti permette a te che sei ideatore di un’opera di poter cedere l’utilizzo di questa ad altre persone in cambio di denaro.

    Con il diritto d’autore, un autore o ideatore dell’opera può:

    • utilizzare e cedere le sue opere in modo esclusivo;
    • rivendicare la titolarità e paternità;
    • avere piena autonomia decisionale su quello da fare e non fare;
    • rinnegare eventuali modifiche fatte da altri;
    • decidere come gestire la cessione del diritto di utilizzo;
    • ricevere denaro per la cessione dell’utilizzo.

    Ecco come vengono tassati i diritti d’autore

    In tema di diritti d’autore, l’autore gode di alcuni benefici, che compongono lo stesso diritto d’autore. Sono dei diritti di tipo morale e sono dei diritti di tipo patrimoniale. Distinzione che viene fatta perché il diritto morale, che appartiene all’autore stesso non può essere ceduto, a differenza invece del diritto patrimoniale.

    Quando tu, autore, decidi di cedere l’utilizzo del diritto da te creato, lo fai attraverso la stipula di un contratto. La cessione del diritto d’autore, non avviene gratis, ma attraverso un corrispettivo che dovrai pattuire al momento della stipula del contratto.

    I proventi che riceverai dalla cessione di tale diritto, possono godere di una tassazione agevolata che varia in relazione a come viene inquadrato tale provento.

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    Diritti d’autore come lavoratore autonomo

    Quando i proventi derivanti dalla cessione del marchio vengono classificati come redditi da lavoro autonomi, puoi usufruire di una deduzione forfettaria del 25%; quindi ad essere tassata sarà solo il 75%.

    Pertanto, per farti capire meglio, ti facciamo un esempio:

    • se il provente derivante dall’utilizzo del diritto d’autore è pari a 100 Euro, verranno tassati solo 75 Euro (ovvero il 75%).

    Tale deduzione forfettaria può aumentare del 40% nel momento in cui, tu che concedi il diritto d’autore hai meno di 35 anni. In buona sostanza, se chi riceve il provente ha un’età inferiore a 35 anni, gode di quest’ulteriore agevolazione ed andrai a pagare le tasse solo sul 60%.

    Facciamo un esempio:

    • se il provente derivante dall’utilizzo del diritto d’autore è pari a 100 Euro, verranno tassati solo 60 Euro (ovvero il 60%).

    Diritti d’autore assimilati al lavoro dipendente

    Questi proventi possono essere classificato anche assimilati al lavoro dipendente, vengono tassati tenendo in considerazione la normativa vigente in materia di reddito da lavoro dipendente con annesse.

    Tali redditi derivano soprattutto da collaborazioni con riviste o giornali cui comportano la redazioni di articoli non autonomamente.

    Diritti d’autore come redditi diversi

    Ora invece andiamo a vedere come vengono tassati i proventi derivanti dall’utilizzo del diritto d’autore, nel momento in cui, questi, vengono classificati come redditi diversi. In tale circostanza, la deduzione forfettaria è pari 25%, indipendentemente dall’età. Pertanto, che tu abbia 30 o 40 anni, andrai a pagare le tasse solo sul 75% del provente derivante dall’utilizzo del diritto d’autore.

    Ulteriore vantaggio

    Oltre alla deduzione forfettaria, per concludere il discorso, ricordiamo che la cessione a titolo oneroso di proprie creazioni è tassato solo ai fini IRPEF, ma non ai fini INPS, quindi su tali introiti non devono essere corrisposti contributi ai fini pensionistici.

    Dunque, se pensi che, quanto letto possa aiutarti a pianificare al meglio la fiscalità della tua attività o se sei già in possesso di opere d’ingegno che godono di diritti d’autore, richiedi la tua prima CONSULENZA FISCALE GRATUITA dove un pool di commercialisti studierà il tuo per rispondere al meglio alle tue esigenze.

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