Distribuzione utili srl: come evitare di pagare la ritenuta del 26% e metterli al sicuro

di Soluzione Tasse
16 Set, 2020
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    Produrre utili e dover pagare troppe tasse: il problema di molti imprenditori. Quando la srl produce degli utili, questi possono essere accantonati a riserve, sia obbligatorie che non, oppure essere distribuiti ai soci attraverso dei dividendi.

    Purtroppo, la distribuzione degli utili della srl costa e non sempre conviene all’impresa. Vediamo come vengono tassati ma soprattutto come evitare di pagare un salasso di tasse “inutili” attraverso strategie totalmente fiscalmente inattaccabili.

    Distribuzione utili srl: come avviene? 

    A seguito dell’approvazione del bilancio aziendale della srl, è possibile verificare se la stessa ha generato un utile o una perdita:

    • in caso di utile una parte va accantonata a riserva statutaria, una parte a riserva legale (almeno 5% dell’utile fino al raggiungimento del 20% del capitale sociale), un parte può essere utilizzata per coprire eventuali perdite passate e riportati a nuovo oppure effettuare una distribuzione degli utili della srl;
    • in caso di perdite la distribuzione si rinvia all’anno successivo e si procede alla copertura della perdita attraverso l’utilizzo di riserve presenti a patrimonio netto accantonati negli anni precedenti.

    Nel caso di oggi, supponiamo che la srl sia in utile e deve procedere alla distribuzione di questi, appunto, utili tra i soci e come vengono tassati.

    Dopo 20 giorni dall’approvazione è necessario che venga deliberata, da parte dell’assemblea, la distribuzione dell’utile dell’esercizio, seguita da relativo verbale e pagamento di 200 euro per l’imposta di registro.

    La trascrizione del verbale deve avvenire in duplice copia e affrancato da marca da bollo per ogni quattro facciate o 100 righi. Dopo 20 giorni, dovrà essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate, mediante predisposizione del modello 69.

    Entro 30 giorni la delibera di distribuzione degli utili deve essere poi depositata presso il Registro delle imprese della Camera di Commercio competente, insieme al Bilancio e la Nota integrativa.

    Detto questo, andiamo a vedere quanto costa all’azienda distribuire gli utili.

    Calcolo tassazione distribuzione degli utili dal 2020

    Legge di Bilancio 2018 ha introdotto un’importante novità per quanto riguardo la tassazione degli utili della srl. In pratica è prevista una sola l’applicazione della ritenuta al 26% anche sulla tassazione dei dividendi/sulle plusvalenze da cessione di partecipazioni.

    L’obiettivo è quello di uniformare l’imposizione sugli utili, indipendentemente che la partecipazione delle persone fisiche non imprenditori sia natura qualificata e non qualificata.

    In altre parole, anche le persone fisiche, su partecipazioni, vengono tassate attraverso la ritenuta a titolo d’imposta pari al 26% e non più con le aliquote marginali Irpef su una base imponibile parziale che varia dal 40%, 49,72% o 58,14% in relazione al periodo di formazione degli utili.

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    Dall’1 gennaio 2018, quindi, gli utili conseguiti e distribuiti ai soci sono tassati nell’anno in cui vengono percepiti e attraverso la ritenuta a titolo d’imposta del 26% che viene versata direttamente dalla società.

    Ricorda: la tassazione delle partecipazioni qualificate al 26% si applica solo agli utili prodotti dal 2018. Per quelli conseguiti a fine 2017 vale il regime transitorio il quale stabilisce che questi utili, prodotti al 31 dicembre 2017, e deliberati tra il 2018 e 2022, non applicano la ritenuta del 26% ma formano reddito  nella misura del 58,14% q quindi soggetti ad Irpef.

    Invece, per la distribuzione degli utili tra soci capitali, ad esempio da srl a holding, non cambia nulla. Non viene applicata alcuna ritenuta. Alla società che riceverà i dividendi, concorrono alla formazione del reddito solo per il 5% (il 95% restante è detassato).

    Leggi anche: Holding-trading: lo schema perfetto per pagare solo l’1,2% di tasse

    Nulla cambia nemmeno per la distruzione degli utili tra soci società di persone: la tassazione si applicherà su una base imponibile pari al 58,14%.

    Come evitare la tassazione distribuzione utili al 26%

    Nella srl, anche se ha una tassazione fissa (sconta Ires al 24% più Irap al 3,5%) se non la gestisci applicando una corretta pianificazione fiscale, rischi di pagare anche più. Tra tasse, come ad esempio la ritenuta sulla distribuzione degli utili,  e contributi, corri il rischio di dover versare il 60% reddito che produci

    Le imprese italiane, però, non sono di grandi. La maggior parte sono tutte a conduzione pressoché familiare, rappresentando la principale fonte di sostentamento dei soci e dei relativi familiari.

    Decidere di lasciare gli utili all’interno della srl (capitalizzando sempre più e pagare solo Ires e Irap), per evitare di versare la ritenuta a suo carico, è impossibile. Tuttavia, però, vi sono una serie di strumenti, utilizzati dalle grandi imprese (che versano in tasse solo il 30% degli utili, pensa tu), per evitare di versare anche la ritenuta sulla distribuzione degli utili.

    Con la giusta pianificazione fiscale, basata sull’utilizzo di strumenti, quali Marchio, TFM e rimborsi spese di trasferta (solo per citarne alcuni) si colma il giusto fabbisogno economico tuo e della tua famiglia evitando di prelevare gli utili (salvo alcuni casi eccezionali).

    Non solo: con una corretta pianificazione fiscale vengono risolti anche gli altri due problemi tipici dell’imprenditore e che sicuramente affliggono anche te. Infatti, come Soluzione Tasse, possiamo aiutarti a:

    • proteggere tutto il tuo patrimonio (aziendale e familiare),
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