Accertamento fiscale auto: ecco la trappola nascosta

di Soluzione Tasse
6 Dic, 2018
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    L’acquisto di un’auto è sempre un qualcosa da ponderare, sia per il tipo di auto che vuoi comprare, sia per il semplice fatto di non finire sotto la lente del Fisco.

    L’auto può essere soggetto a controllo fiscale molto più velocemente di quanto tu possa pensare. A differenza dell’acquisto di altri oggetti, l’acquisto di un’auto può scaturire maggiori sospetti. Oltretutto, sai bene che si tratta di un bene che è impossibile nasconderlo.

    Non è necessario effettuare una perquisizione per sapere se hai o meno acquistato un’auto. Il Fisco, grazie a propri potenti mezzi, sa ancor prima che tu esca dal concessionario, se tu hai acquistato un’auto. Gli basta semplicemente entrare nell’Anagrafe Tributaria e visionare tutti i beni a te intestati, che siano case, conti correnti e, nel caso di specie, l’auto.

    Quando scatta l’accertamento fiscale sull’auto?

    In linea di massima, non è il semplice acquisto a scaturire un controllo, ma un eventuale rapporto sproporzionato tra il valore dell’auto e la disponibilità economica. Quindi, realisticamente, qualsiasi tipo di auto può essere oggetto di controllo.

    Tu come tutta la maggior parte degli imprenditori o semplici cittadini sai bene che, se si finisci sotto la lente del Fisco è difficile liberarsi. Questo perché, negli anni, come succede spesso nella fase di controllo delle dichiarazione dei redditi, i soggetti verificati anche se presi “a campione”, spesse volte, sono sempre gli stessi.

    Se hai intenzione di comprare un’auto, come detto, appena la compri chi di dovere sa che hai fatto quest’acquisto. Ciò succede soprattutto se l’auto che decidi di comprare rientra nella categoria di lusso o di quelle auto di grosse cilindrata.

    L’acquisto di un’auto di una di queste categorie può suscitare molteplici sospetti, perché molte volte non è in nessun modo proporzionale alla propria disponibilità economica. Anche se, ormai, l’acquisto di un’auto entra facilmente sotto la lente del Fisco.

    Elenco auto soggette a controllo fiscale

    Se ti stai chiedendo quali sono i veicoli che sicuramente sono soggetti a controllo fiscale, per te abbiamo preparato un elenco di categorie di veicoli che saranno messi sotto la lente d’ingrandimento dell’Agenzia delle Entrate.

    Ad essere sottoposti a controllo sono due tipologie di auto:

    • auto di lusso
    • auto d’epoca

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    Auto di lusso occhio ai kw

    Vengono definite auto di lusso quelle sottoposte al pagamento del superbollo. Ad essere soggette al pagamento del bollo sono tutte le auto, ad eccezione delle auto d’epoca che vedremo poi.

    Soggette al superbollo sono le auto di che superano i 185 Kw di potenza. Quindi per ogni Kw in più, nel caso tu sia titolare di questa categoria di auto, dovrai versare 20 Euro.

    Quindi prima di acquistare un’auto, il consiglio è quello di calcolare i Kw, per verificare se si è soggetti o meno al superbollo.

    L’auto che sognavi quanti kw ha?

    Accertamento fiscale auto: ecco la trappola nascosta

    Immagino che tu abbia come immagine di auto di lusso, veicoli come Ferrari o Lamborghini, e in un certo senso è vero. Però, per il fisco le cose sono un pochino diverse. Infatti, come detto in precedenza, sono considerate di lusso e dunque soggette a superbollo, le auto che superano i 185 kw di potenza.

    Per capirci, possono superare tali kw di potenza anche auto che seppur bellissime, non sembrano appartenere alla categoria lusso. Ad esempio un’Alfa Romeo Giulia 2.0 Q4, può avere 201 kw di potenza, pur costando sui 50mila Euro nuova in concessionaria. L’auto che ho appena citato, è probabilmente perfettamente in linea con un reddito dichiarato di un’ampia fetta di imprenditori. Ma, è risaputo che molti imprenditori per sfuggire alla stretta del Fisco, spesso dichiarano cifre patrimoniali non troppo in linea con la verità. Beh, per questi ultimi, acquistando una comune e bella auto, scatterà molto probabilmente un accertamento fiscale ben prima che gli arrivi l’auto a casa.

    Se ti stai rivedendo in questo ultimo passaggio, ti invito a chiedere una consulenza gratuita da qui.

    Auto d’epoca

    Per quanto concerne le auto d’epoca, come anticipato, non sono soggette al pagamento del superbollo.

    Vengono definite auto d’epoca, qualsiasi veicolo in possesso dei seguenti requisiti:

    • cancellazione dal pubblico registro automobilistico (Pra);
    • iscritte in un elenco speciale istituito presso il dipartimento dei trasporti;
    • risultare inadeguati alla circolazione su strada, salvo alcuni casi specifici, previa autorizzazione, come, ad esempio, le manifestazioni.

    Si può usufruire dell’esenzione del bollo solo se l’auto è stata costruita perlomeno da 30 anni. Quindi se l’auto è costruita da 25 anni, è soggetto al pagamento del bollo.

    Mentre, per quanto riguarda le auto ultraventennali, l’esenzione del bollo è automatica.

    Se però queste vogliono circolare su strada devono pagare una tassa di circolazione, il c.d. mini-bollo pari:

    • a 28,40 Euro per gli autoveicoli;
    • 11,36 per i motoveicoli.

    Queste si differenziano dalle auto storiche, perché quest’ultime, per poter circolare liberamente, devono:

    • essere iscritte al Pra;
    • aver ottenuto un documento che certifichi la rilevanza storica e collezionistica.

    Inutile nascondere l’auto in garage!

    Se stessi pensando di tenere la tua auto d’epoca in garage, al fine di evitare un controllo fiscale, ti sbagli di grosso. Questo perché anche se non la puoi più utilizzare per circolare, costituisce sempre un indice di ricchezza, quindi concorre in pieno alla tua capacità contributiva.

    Quindi se questa ricchezza non viene manifestata all’interno della tua dichiarazione dei redditi, puoi essere sottoposto a controllo fiscale. Questo perché, secondo la Cassazione, anche le auto d’epoca contribuiscono alla formazione del reddito e, come tali, bisogna dimostrare con quali soldi vengono mantenute.

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