In vista dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria a decorrere dall’1 gennaio 2019, molti si chiedono quali sono gli elementi obbligatori da inserire all’interno di essa.
La fattura elettronica non è altro che una fattura cartacea e, come tale, non vi è una sostanziale differenza, se non nel formato.
Viene definita fattura elettronica quel documento in formato digitale autenticato mediante firma digitale e trasmesso ad un particolare Sistema di Interscambio (SdI). Sistema che, oltre ad inviare la fattura al destinatario, ha il dovere di controllare che la fattura sia conforme alla normativa e contenga tutti gli elementi obbligatori.
Gli elementi obbligatori, secondo le disposizioni del Decreto IVA, in particolare l’articolo 21, sono uguali a quelli di una normale fattura elettronica.
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Elementi obbligatori
Tali elementi sono i seguenti:
- data di emissione;
- numero progressivo, in modo tale da poter essere identificata;
- ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto che effettua la cessione;
- numero di partita IVA del soggetto che effettua la cessione;
- ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto che acquista;
- numero di partita IVA del soggetto che effettua l’acquisto;
- natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi che sono oggetto dell’operazione commerciale;
- corrispettivi e qualsiasi altro dato utile per determinare la base imponibile, andando a comprendere anche quei dati relativi ai beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono;
- corrispettivi relativi agli altri beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono;
- aliquota, ammontare dell’imposta e dell’imponibile arrotondato al centesimo di euro.
Nota bene – Qualora la fattura si riferisce a particolari operazioni che sono esenti ai fini IVA, oppure soggetta a particolari forme di aliquota, dev’essere indicata la normativa di riferimento.
L’Agenzia delle Entrate preme sottolineare che è possibile inserire, facoltativamente, anche altri elementi, in quanto questi, non pregiudicano in alcun modo l’invio della fattura. Resta fermo però che, quelli sopra citati, devono essere inseriti obbligatoriamente.
Codice destinatario
La stessa precisa, infine che, per poter effettuare la trasmissione della fattura elettronica, il soggetto che cede il bene o servizio, quindi colui che emette la fattura (leggi anche: Come emettere la fattura elettronica), ha il dovere e l’obbligo di compilare il campo del “Codice destinatario”, pena lo scarto del documento.
Campo da compilare anche quando la fattura viene inviata con mezzo PEC. In tal caso, il campo “Codice destinatario”, dovrà essere così valorizzato: “0000000”.
Nota bene – Devi sapere che, tale codice, per ricevere le fatture, può essere richiesto da tutti i titolari di un canale di trasmissione accreditato presso il Sistema di Interscambio.
Noi di Soluzione Tasse siamo tra questi soggetti e, pertanto, attraverso il nostro software, https://www.soluzionetasse.com/soluzione-contabilita/, di fatturazione e conservazione sostitutiva, tale codice è incluso.
Quindi, l’unica cosa da fare, qualora si utilizza un software di generazione e ricezione fatture, chiedere tale codice al fornitore del predetto software.
Dunque, insieme a tutti gli elementi sopra citati, la fattura elettronica deve contenere anche quest’ultimo, perché il mancato inserimento di tale dato determina lo scarto della fattura; e se si è prodigati ad inviare un unico file con più fatture, se tale elemento manca soltanto in una, verrà scartato l’intero file ugualmente.
Approfondisci qui: Il codice destinatario della fattura è sempre obbligatorio
Fattura semplificata
Per quanto concerne, invece, la fattura elettronica semplificata, questa deve contenere obbligatoriamente partita IVA o il codice fiscale del soggetto destinatario, nonostante il predetto articolo non dispone di tale obbligo.
Tuttavia però, l’inserimento di uno dei due dati è obbligatorio al fine di non pregiudicare l’invio della fattura.
Si è ritenuto opportuno precisare quanto detto, perché, con l’introduzione di tale fattura, si pensava che la stessa per essere predisposta necessitava di alcuni elementi integrativi.