Fattura elettronica carburanti: come funziona il nuovo obbligo

di Soluzione Tasse
2 Gen, 2019
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    Fattura elettronica carburanti: come funziona il nuovo obbligo

    La tanto attesa e chiacchierata fatturazione elettronica, da ieri, è obbligatoria.

    Da ieri, per qualsiasi operazione commerciale, dovrai utilizzare solo ed esclusivamente la fattura elettronica, a meno che tu non sia un soggetto esonerato.

    A partire dall’1 gennaio 2019, l’obbligo della fattura elettronica viene estesa anche per gli acquisti di carburante per autotrazione, presso gli impianti di distribuzione. Il nuovo obbligo manda in soffitta la scheda carburante che, se continuerai ad adottare, non ti consentirà di detrarre l’IVA sugli acquisti di gasolio o benzina.

    Fattura differita

    L’impianto di distribuzione, oltre a poter usufruire dei c.d. contratti di netting (particolare sistema di rifornimento basato sull’utilizzo di carte fedeltà, concesse, direttamente, dalla compagnia petrolifera), per facilitare l’intera gestione del ciclo di fatturazione, può far fronte alla fattura differita mensile, cui emissione deve essere fatta entro il 15 del mese successivo a quello di avvenuto rifornimento.

    Al fine di poter utilizzare la fattura elettronica, è necessario che, la cessione del carburante sia giustificata da un DDT (Documento di trasporto) oppure da un altro documento utile che attesti l’avvenuta operazione commerciale tra i due soggetti.

    In questo caso, sarà anche compito tuo, essendo soggetto acquirente, chiedere uno dei due documenti, esibendo la tua partita IVA o il tuo QRcode (https://www.soluzionetasse.com/come-generare-qr-code-fattura-elettronica/), onde evitare che poi, tale importo, non risulti essere fatturato alla fine del mese.

    Perché se non risulta fatturato, non potrai “scaricare” quel costo e, di conseguenza, non avrai diritto nemmeno alla detraibilità dell’IVA.

    Pagamento tracciabile

    Con l’introduzione della fattura elettronica, la scheda carburante, va definitivamente in soffitta.

    L’unica “pezza d’appoggio” o giustificativo che potrai utilizzare per poter detrarre l’IVA, è la fattura elettronica. Ogni qualvolta che ti rechi dal distributore, dovrai prestare molta attenzione perché, se non richiedi tempestivamente la fattura elettronica, ai fini fiscali, non avrai alcun altro mezzo da poter utilizzare.

    Ma non finisce qui! Analogamente alla fattura elettronica, ai fini della detraibilità dell’IVA e della deducibilità del costo sostenuto, è necessario che al momento dell’acquisto, paghi solo ed esclusivamente con mezzi ritenuti tracciabili. Puoi utilizzare, oltre alle carte di credito, carte di debito o carte prepagate, altri mezzi elettronici (addebito diretto,bonifico bancario o postale, o addirittura bollettino postale).

    La sola fattura elettronica non basta, devi porre molta attenzione per non finire in grane tributarie.

    Soggetti esonerati dalla fattura elettronica

    Per quanto riguarda i soggetti che sono esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica attivo, devono adeguarsi anche loro alla digitalizzazione, perché possono essere destinatari di fattura da parte di soggetti che ne sono obbligati.

    Dunque, dall’1 gennaio per quanto concerne il rifornimento di carburante, che sia benzina o diesel, presso un qualsiasi impianto di distribuzione localizzato nel territorio italiano dovrà essere documentato mediante fattura elettronica e al contempo, giustificato da pagamento tracciabile.

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