Fattura elettronica in valuta estera: le 2 vie da seguire!

di Soluzione Tasse
13 Feb, 2019
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    La fattura elettronica verso un soggetto estero, come abbiamo visto su questo blog, non è obbligatoria. Questo significa che, per le operazioni con soggetti passivi non residenti in Italia, non è necessario emettere la fattura in formato elettronico.

    Allo stesso tempo, però, viene consentito ugualmente la possibilità di poter utilizzare la fattura di vendita anche per le suddette operazioni. Molti imprenditori, infatti, per evitare l’invio dell’esterometro decidono di proprio di utilizzare la fattura elettronica.

    Ricordiamo che, l’esterometro (altro adempimento in vigore dall’1 gennaio 2019 in concomitanza con l’introduzione proprio della fattura elettronica), non è altro che una comunicazione telematicamente dei dati delle operazioni transfrontaliere sia delle fatture emesse che ricevute da soggetti che non sono stabiliti nel territorio italiano, da inviare all’Agenzia delle Entrate.

    Fattura elettronica in valuta estera, è possibile?

    Tornando alla fattura elettronica, l’utilizzo di questa, porta con sé ancora dei dubbi ai quali molti imprenditori non sono in grado di rispondere. In quest’articolo ci vogliamo rivolgere a tutti quelli che devono emettere una fattura verso un committente estero e decidono o devono, emetterla in valuta estera.

    Quello a cui facciamo riferimento, riguarda la possibilità di indicare sia la base imponibile che l’aliquota IVA, quindi il totale, in una valuta differente dall’Euro. Ovvero in dollaro piuttosto che sterlina.

    Sul tema, non vi sono ancora delle indicazioni ben precise, ma rifacendoci ad alcune direttive dell’UE, relative proprio alla fattura elettronica, “gli importi figuranti in fattura possono essere espressi in qualsiasi moneta; questo purché l’importo dell’iva da pagare o da regolarizzare sia espresso nella moneta nazionale dello stato membro”.

    Questo cosa vuol dire? Che è possibile indicare la base imponibile in qualsiasi valuta differente dall’Euro, purché l’IVA sia indicata in Euro. Quindi emetti una fattura elettronica in doppia valuta.

    Alla luce di tutto ciò, se ti viene commissionata la produzione di un determinato bene o servizio da un soggetto estero, puoi emettere la fattura indicando l’importo nella valuta del suo paese (se si tratta degli USA, l’importo lo indichi in dollari), adottando il tasso di cambio relativo al giorno in cui l’IVA diventa esigibile.

    Come emettere una fattura elettronica in valuta estera?

    Visto che l’Amministrazione finanziaria non ha fornito ancora dei chiarimenti precisi, però facendo un’attenta analisi della varie normative di riferimento siamo giunti ad una conclusione: la fattura elettronica può essere emessa anche in valuta estera.

    Per poter emettere una fattura elettronica in valuta estere ci sono due vie da seguire:

    • attraverso la descrizione del file .xml, in questo caso gli importi vengono indicati in Euro e poi, all’interno del campo “descrizione”, indicare sia il tasso di cambio che la conversione dell’importo in valuta estera, ad esempio in dollaro;
    • attraverso l’emissione della fattura di cortesia, in questo caso emetti la fattura elettronica in Euro, allegando al file la c.d. fattura di cortesia, dove vengono riportati gli importi in valuta estera, con annessa conversione in Euro.

    Come puoi vedere, l’emissione della fattura in valuta estera può essere emessa a patto che, indichi l’IVA sempre in Euro e poi adottare una delle due vie sopra dette.

    Per emetterla in maniera più semplice e veloce, l’utilizzo di un software come Soluzione Contabilità, che ti consente, tra l’altro, di avere la contabilità continuamente aggiornata, con tutti i numeri a portata di mano, sapendo in anticipo quante tasse andrai a pagare, sarebbe l’ideale per un’azienda, come la tua, che vuole crescere.

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