Se parliamo di wealth management della famiglia non possiamo non citare la holding quale strumento principe per effettuare il passaggio generazionale. Ma è possibile evitare l’imposta sulle successioni e donazioni? E, nel caso in cui è possibile, quali sono le condizioni per essere esentati e risparmiare denaro da utilizzare in azienda.
Wealth management e passaggio generazionale: perché sono importanti?
Ogni anno il 68% circa degli imprenditori intende lasciare l’azienda ad un familiare (fonte UnionCamere – Mediobanca). Solo 3 aziende su 10 riescono ad effettuare il passaggio generazionale, ovvero trasferire il patrimonio aziendale e familiare alla generazione futura.
E questo perché succede?
Perché, purtroppo, questo fenomeno viene sottovalutato, così come la tutela del patrimonio. Si avverte il bisogno, infatti, quando ormai è complicato effettuarlo e, ahinoi, l’azienda magari è già fallita.
Per la maggior parte degli imprenditori la gestione della propria ricchezza (in inglese wealth management) è di uno di quei problemi per i quali è importante trovare una soluzione che sia definitiva. Nel caso di scelte sbagliate, è difficile tornare indietro.
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Se pianifichi per tempo il passaggio generazionale consenti all’impresa di continuare a sopravvivere nel tempo. E quindi rientrare nella ristretta cerchia delle 3 aziende, su 10, che riescono a trasferire il patrimonio senza riscontrare alcuna problematica.
Se parliamo di wealth management della famiglia (o gestione del patrimonio) non possiamo non citare la holding. Uno dei tanti strumenti che permette di trasferire il patrimonio della famiglia e, allo stesso tempo, blindarlo e favorendo la continuità aziendale.
A maggior ragione, se lo scopo della gestione del patrimonio è il trasferimento della ricchezza della famiglia alle altre generazioni.
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Holding e trasferimento del patrimonio: si paga l’imposta di successione?
Ma se trasferisco il patrimonio mediante la holding, sono o no esentato dall’imposta sulle successioni e donazioni? Questo è la vera domanda che molti imprenditori si pongono nel momento in cui, discutendo di passaggio generazionale e wealth management, si sentono offrire questo strumento, quale la holding.
Per essere più precisi, parliamo del regime di esenzione dall’imposta sulle successioni e donazioni ex art. 3, comma 4-ter del Dpr 346/1990 (cosiddetto Tus).
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Il predetto articolo prevede che si è esenti dalle imposte nei trasferimenti di quote sociali o di aziende in favore del coniuge e dei discendenti in linea retta solo se sussistono determinate condizioni. E qui occorre fare una differenza tra società di persone e di capitali, o aziende.
Andiamo a vedere quali sono facendo riferimento innanzitutto alle società di capitali.
Nel caso in cui venga trasferita una quota di una srl, ad esempio, si beneficia del regime occorre se il beneficiario ha la maggioranza dei voti esercitabili in assemblea e detenga questa quota almeno per 5 anni dalla data del trasferimento.
Se invece il trasferimento ha per oggetto la società di persone, la condizione per beneficiare è che il beneficiario, l’erede, mantenga la quota per almeno 5 anni dalla data del trasferimento.
Nel caso in cui il trasferimento abbia in oggetto l’azienda stessa o ramo di essa, il beneficiario può beneficiare del regime solo se si impegna a proseguire nell’attività d’impresa per almeno 5 anni dalla data del trasferimento.
Holding e wealth management: come beneficiare dell’esenzione?
Alla luce di tutto ciò, come si colloca la holding per poter beneficiare dell’esenzione?
Trattandosi di società, il cui compito è soltanto quello di gestire il patrimonio aziendale e familiare, dovrebbe soddisfare i requisiti del regime in commento sopra.
L’attività della holding, infatti, dovrebbe essere riconosciuta dal legislatore come attività d’impresa. Un’attività che ha come fine la gestione del patrimonio che gli è stato conferito e la creazione di ricchezza patrimoniale. Pensiamo ad esempio alla holding immobiliare che acquista immobili per cederli in affitto.
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Ecco perché la holding nell’ambito del wealth management e passaggio generazionale si colloca come uno degli strumenti più efficaci. Questo, non solo per la possibilità di pagare meno imposte, ma anche perché blinda il patrimonio dal rischio di aggressioni esterne.
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