Irap e imprese familiari: perché è confermata l’esenzione dal 2022

di Mauro
4 Feb, 2022
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    Dall’1 gennaio 2022 per le imprese familiari è prevista l’esenzione dell’Irap (Imposta regionale attività produttive). Questo è quanto stato chiarito nel corso di Telefisco del 2022 dell’Agenzia delle Entrate.

    Ma se l’azienda è composta e sono coinvolte più persone perché non devono pagare l’Irap? Vediamo il perché.

    Esenzione Irap imprese familiari: perché è possibile dal 2022?

    Telefisco 2022 (conferenza dove l’Agenzia delle Entrate risponde ai quesiti della stampa specializzata), conferma che, a partire dall’anno d’imposta 2022, le imprese familiari non saranno assoggettate ad Irap. Insomma, nel 2023, ogni impresa familiare non dovrà più versare la tassa più odiata.

    Il presupposto dell’Irap, come sappiamo, è l’esercizio abituale, all’interno della regione di appartenenza, di un’attività autonomamente organizzata diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi.

    La domanda a questo punto sorge spontanea: se nelle imprese familiari sono coinvolte più persone com’è possibile che non debbano versare l’Irap? 

    Leggi anche: IRAP: definizione e come si calcola l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive

    L’impresa familiare rientra nell’ambito delle imprese individuali. Non possiede la natura collettiva o associativa come le società (che siano di persona o di capitali): l’imprenditore è unicamente il titolare.  

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    L’Agenzia delle Entrate chiarisce che la partecipazione del familiare all’interno dell’azienda serve solo per regolare i rapporti interni, ovvero tra il titolare dell’impresa e i propri familiari. Quindi, non a livello giuridico. E questo sai perché? Perché l’impresa familiare si fonda sul principio di solidarietà insito nei rapporti familiari. 

    Al principio di solidarietà si affianca poi il bisogno di tutela e valorizzazione del lavoro, dato dal contributo che i soggetti della famiglia danno per far sì che l’impresa svolga la sua attività in maniera regolare e senza subire perdite. 

    ll reddito complessivo dell’impresa, inoltre, viene dichiarato dal solo imprenditore. Lo stesso può, inoltre, può imputare parte del suo reddito ai familiari per un ammontare non superiore al 49%. 

    Abolizione dell’IRAP dal 2022: altri soggetti beneficiari

    Questa è la risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate nel corso di Telefisco 2022. Che poi è in linea con quella fornita dai precedenti interpelli, tra cui il 195 del 18 marzo 2021.

    Ma oltre alle imprese familiari, sottolineiamo che la Legge di Bilancio 2022 è stata approvata l’abolizione dell’Irap, in maniera definita, per i seguenti soggetti: 

    • lavoratori autonomi;
    • ditte individuali;
    • professionisti.

    Leggi anche: Abolizione Irap: chi può dire addio e chi ne farà le spese?

    Dunque, si allarga la forbice dei soggetti esonerati al pagamento dell’Irap, assieme ai forfettari che non sono mai stati obbligati a versarla. Attenzione però, perché sas, snc, srl, spa, studi associati, gli enti commerciali in generale gli enti del terzo settore sono sempre obbligate al pagamento dell’Irap.

    E sai cosa succede per questi soggetti non coinvolti?

    Si troveranno a pagare sempre l’odiata imposta assieme a tutte le altre tasse che, come sappiamo, in Italia, divorano più del 60% dell’utile prodotto. Ma oggi hai la possibilità di porre fine a questo fenomeno e risparmiare denaro necessario per investire e far crescere la tua impresa. Il tutto rispettando la rigidissima normativa tributaria e salvaguardando il patrimonio aziendale e non, costruito nel tempo.

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