Nuove aliquote Irpef, semplificazione dell’Ires ed eliminazione dell’Irap: queste le principali misure annunciate dal Governo e che dovrebbero portare alla nascita della tanto sperata riforma fiscale 2021. Le misure sono tante e tutte ancora in fase di studio: quale di queste verrà veramente applicata?
Riforma fiscale 2021: cosa succede all’Irpef?
Dopo tanti tira e molla la riforma fiscale 2021 dovrebbe essere realtà. Tuttavia se ci aspettavamo delle modifiche importanti, riferite soprattutto alla riduzione sensibile delle imposte, al momento non sono così sicure, poiché le risorse a disposizione non sono tantissime.
Fatta questa doverosa premessa, andiamo a vedere cosa prevede la firma fiscale 2021 partendo dall’Irpef. Innanzitutto, diciamolo fin da subito, anche se l’obiettivo è quello di semplificare l’imposta sul reddito, che ha un metodo di calcolo alquanto complicato, la flat tax al 5% (per i primi 5 anni di attività) e quella al 15% riferita i forfettari, al momento non verranno toccate. Così come non dovrebbe essere toccata la cedolare secca.
Detto ciò, la modifica studiata dal Governo Draghi riguarda soprattutto la rimodulazione delle aliquote vigenti. Allo studio c’è una revisione totale delle aliquote per rimodularle sulla base modello tedesco che, al momento, conta solo 3 aliquote. Tra le varie soluzione, quella più plausibile, a quanto pare, riguarda la riduzione di un punto l’aliquota del 38% (che incide sui redditi che vanno da 28 a 55 mila euro).
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Riforma fiscale 2021: cosa succede all’Irap?
Con l’obiettivo di semplificare il sistema tributario – tra i più complessi al mondo a causa delle numerose imposte vigenti – la riforma fiscale 2021 dovrebbe portare ad un superamento dell’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive). Superamento un po’ truccato perché la stessa dovrebbe confluire nell’Ires.
Tuttavia, l’idea confluire Irap e Ires, con un aumento dell’aliquota di quest’ultima, per le imprese significherebbe quasi nulla, perché togli da un lato ma aumenti dall’altro. L’obiettivo auspicato dalle imprese, infatti, è quella del taglio oppure di eliminarla definitivamente.
L’Irap, assieme all’Inps (che non la possiamo considerare una vera imposta), sono tra le tasse più odiate dalle imprese. Anche se da qualche anno è possibile dedurre dalla sua base imponibile il costo del lavoro, quello che chiedono a gran voce le imprese è la sua abolizione totale, per una serie di ragioni.
Trattandosi di un’imposta regionale, infatti, crea disuguaglianza tra le varie aree d’italia. Poiché le aliquote applicate possono essere modificate dalle regioni autonomamente, la regione più virtuosa ha aliquote più basse e, di conseguenza, le loro aziende crescono di più. Inoltre, sono anche possibili agevolazioni per categorie o veri e propri tagli generali di quella ordinaria, incentivando ancor di più la disuguaglianza.
Riforma fiscale 2021: cosa succede all’Ires?
Quanto all’Ires, imposta sul reddito delle società di capitali, dovrebbe essere semplificata. Una semplificazione che nasce dall’esigenza di equilibrare ai fini fiscali e civilistici i criteri di redazione del bilancio. Di conseguenza, non abbiamo una riduzione o rimodulazione a favore delle imprese.
Non solo, perché l’eventuale abolizione dell’Irap costerebbe allo Stato circa 3 miliardi di euro. Soldi che non verranno più pagate da professionisti e società di persone, perché confluendo nell’Ires, farà crescere l’esborso per le società di capitali, nella fattispecie la srl (ovvero la società di capitali più diffusa in Italia).
La pressione delle imposte sarà pesante e, per ridurla, la riforma fiscale 2021 non basta, occorre aggrapparsi ad altri metodi.
Attenzione, non metodi al limite della legalità!
La riduzione della pressione fiscale, per evitare problemi con l’Amministrazione Finanziaria, può avvenire solo attraverso l’utilizzo di determinati strumenti contemplati dal nostro ordinamento e che purtroppo non tutte le imprese sono in grado di applicarli. Strumenti incredibili e validissimi che, se usati bene, possono ridurre la pressione fiscale anche dal 20 al 50%.
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