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Patti parasociali: cosa sono e come funzionano

di Redazione Soluzione Tasse
15 Set, 2022
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    Decidere di gestire o organizzare la srl in maniera diversa da quanto stabilito dallo stato è possibile grazie ai patti parasociali. Una sorta di accordo tra due o più soci che stabiliscono come organizzare la società. Vediamo cosa sono, come funzionano e i vantaggi e svantaggi di questi accordi.

    Patti parasociali: cosa sono?

    I patti parasociali sono dei contratti, stipulati tra più soggetti della srl, ma anche di una società di persone (sas o snc), per regolarizzare i rapporti tra gli stessi. In pratica, stabiliscono il comportamento che i soci devono tenere all’interno della società. 

    Gli accordi tra i soci possono essere stabiliti tra due o più soggetti al momento della costituzione della società. Viene data possibilità di stipulare questi accordi anche in una fase successiva alla costituzione aziendale. 

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    I patti possono essere stipulati da qualsiasi tipologia di socio – fisico o giuridico – e sono vincolanti solo tra i soggetti che li stipulano. Si differenziano dalle clausole statutarie le quali valgono per tutti i soci della società. 

    Ad esempio, se una società ha 5 soci, gli accordi possono essere sottoscritti solo dai soci di minoranza magari per rafforzare la loro “voce” all’interno dell’azienda. Ad osservare questi patti, infatti, sono solo i soci che hanno firmato gli accordi. Pertanto, chi non firma, non è “costretto” a seguire gli accordi stipulati.

    Il patto parasociale può essere formulato in qualsiasi modo, anche verbalmente. Quindi vi è piena libertà di forma. Viene, però, stipulato generalmente attraverso una scrittura privata e depositato presso un terzo scelto dalle parti che ha il dovere di rilasciare una copia su richiesta delle parti.

    La funzione dei patti parasociali

    L’utilizzo del patto parasociale è molto frequente nelle società i cui soci sono soggetti che non fanno parte dello stesso nucleo familiare. Il loro fine, dunque, è quello di garantire stabilità alla vita aziendale. 

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    Lo scopo dei patti è quello di dare un indirizzo da seguire relativamente alla gestione e all’organizzazione della società. I patti parasociali trovano efficacia solo tra i soggetti che li sottoscrivono. Chi non rispetta il patto dovrà risarcire i soci che l’hanno sottoscritto solo se questi sono in grado di quantificare i danni. Pertanto, la società non è vincolata a dover punire i soci, perché non è subordinata al patto.

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    Durata dei patti parasociali

    I patti stipulati non durano per sempre. La loro durata è pari a 5 anni, poi non sono più validi. La durata non è valida per i patti parasociali relativi alla srl che possono avere anche una vita indeterminata. Ciò non significa che il socio, negli anni, non può decidere di recedere dal patto. Infatti viene data la possibilità al socio di poter recedere dai patti con un preavviso di 180 giorni

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    Quindi, anche il socio della srl, dove il patto non ha una durata prestabilita o magari è indeterminato, può sempre liberarsi da questo. Il socio, per recedere deve inviare una una notifica ai soci contraenti con un preavviso di 180 giorni calcolati dal giorno in cui decide di liberarsi dal patto. 

    Le principali tipologie di patti parasociali

    Detto ciò, vediamo quanti tipologie di patti abbiamo. Esistono molteplici patti, tra questi, i principali sono i seguenti: 

    • sindacato di voto: serve a stabilire cosa votare in assemblea secondo quanto concordato dalla maggioranza dei soci sottoscrittori del patto. Oppure secondo quanto concordato dall’organo interno al patto o rilasciato da un rappresentante dello stesso;
    • sindacato di blocco: utilizzato per evitare che alcuni soci escono liberamente dalla società o che entrano estranei nella società;
    • patto di consultazione: serve a vincolare le parti che hanno sottoscritto il patto di consultarsi tra di loro e discutere la materia in oggetto di voto dell’assemblea successiva prima che la stessa si sia riunita; 
    • patto relativo agli utili e alle perdite: serve a modificare i criteri di ripartizione, diverso da quanto stabilito dallo statuto, degli utili o delle perdite, tra i soci che l’hanno sottoscritto;
    • patto relativo al finanziamento della società: i soci che hanno sottoscritto il patto si impegnano ad offrire un prestito alla società fino a raggiungere un multiplo prestabilito della partecipazione posseduta da ciascun socio.

    Vantaggi e svantaggi dei patti parasociali

    I soci solitamente ricorrono ai patti parasociali quando intendono regolarizzare in maniera diversa alcuni dettami riportati nello statuto (perché i patti sono fuori da esso). 

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    La stipula dei patti può avere risvolti positivi o negativi, per questo motivo parliamo di vantaggi e svantaggi. Tra i vantaggi, possiamo citare la possibilità di non dover rendere pubblico l’accordo verso terzi estranei al patto. Inoltre, l’altro vantaggio per i soci del patto, ma svantaggioso per la società, è l’impossibilità di applicare sanzioni nel momento in cui il patto non viene rispettato.

    E sai perché? 

    Perché il patto parasociale è un accordo tra privati (tra i soci) e, come tale, la società non è vincolata. Se un socio non rispetta il patto gli viene soltanto chiesto di rimediare – attraverso, ad esempio, il risarcimento danni nei confronti dei soci contraenti. La possibilità di dover rimediare alla non osservanza del patto è vincolata solo tra i soci che hanno contratto il patto e non verso gli altri o la società in generale.

    Sono sufficienti solo i patti parasociali?

    Dunque, decidere come organizzare la società in maniera diversa da quanto stabilito dallo statuto è possibile. Utilizzare i patti parasociali non è sempre facile, nel senso che un minimo errore potrebbe invalidare quanto stabilito dagli stessi.

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