Dalle false fatture, fino alla distruzione di documenti contabili, passando per gli omessi versamenti. Il decreto fiscale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 ottobre 2019, interviene per rafforzare le sanzioni per chi commette il reato di evasione fiscale.
Andiamo a vedere come cambiano le pene.
Fatture false: ecco quanto ti costa
La dichiarazione fraudolenta, cioè quando la dichiarazione presenta spese maggiori rispetto a quelle effettivamente sostenute, mediante l’utilizzo di fatture false ti può costare una maxi multa, a seguito dell’inasprimento delle pene.
Le pene sono aumentate da un minimo di 4 anni a un massimo di 8 anni di reclusione. Questo succede se l’imposta evasa supera i 100.000 euro e se utilizzi fatture false o altri documenti che attestano delle operazioni inesistenti, solo per evadere le imposte sui redditi – Irpef o Ires – o l’Iva.
Sotto i 100.000 euro resta in vigore la vecchia legislazione, con pene da 1 a 4 anni di carcere.
Nuove soglie di punibilità: più difficile evitare il carcere
Ormai è chiaro che il tema centrala della prossima manovra è lotta serrata all’evasione – è l’articolo 39 del decreto fiscale ad occuparsi della lotta con una serie di ritocchi significativi:
- Dichiarazione dei redditi fraudolenta mediante altri tipi di raggiri ed artifici, l’aumento delle pene si verifica anche quando dichiari spese non sostenute mediante altre metodologie e non solo false fatture. Il rischio che corri è il carcere da 3 a 8 anni, qualora l’imposta evasa supera i 30.000 euro e la base imponibile che sottrai a tassazione è superiore al 5% di quella dichiarata o supera 1,5 milioni di euro.
- Dichiarazione dei redditi infedele, pene da un minimo di 2 anni ad un massimo di 4 e sei mesi. La soglia di punibilità è fissata a 100.000 euro.
- Omessa dichiarazione dei redditi, non presentare la dichiarazione ti può costare da 2 a 5 anni di carcere. Mentre la soglia di punibilità è pari a 50.000 euro.
- Distruzione di documenti contabili, decidere di distruggere i documenti contabili per ridurre l’imponibile ti costa dai da 3 ai 7 anni di carcere.
Prevista, infine, la confisca – a determinate condizioni – anche per i reati in materia di imposte sui redditi o Iva.
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Pagare le tasse è un dovere, pagare quelle giuste un diritto
La lotta all’evasione sarà il tema centrale del decreto fiscale collegato alla futura Legge di Bilancio – sfuggire sarà quasi impossibile.
La pressione fiscale in Italia è altissima e, non pagare le tasse, sarebbe la soluzione semplice e a portata di mano – in realtà non lo è. Per pagare meno tasse, devi pianificare per tempo e non decidere all’ultimo “questo non lo pago”, perché le pene sono veramente severe.
Pagare le tasse è un dovere morale, pagare quelle giuste è un diritto – chiedi una CONSULENZA GRATUITA: un nostro consulente saprà darti le giuste soluzioni che rispondano alle esigenze tue e quelle della tua impresa – per pagare meno tasse, non devi evadere ma conoscere la materia fiscale.