Proroga imposte 15 settembre 2021 senza maggiorazione: soggetti beneficiari

di Roberto
28 Lug, 2021
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    Finalmente viene confermata ufficialmente la nuova proroga al 15 settembre 2021 del versamento delle imposte senza alcuna maggiorazione. Questo è quanto stabilito dalla conversione in legge del Decreto Sostegni bis approvato il 22 luglio 2021. 

    Quale imposte vengono prorogate? Chi può beneficiare di questo nuove termine di versamento?

    Proroga al 15 settembre: tasse rinviate e soggetti beneficiari

    Con la conversione in legge del Decreto Sostegni Bis viene confermata la proroga al 15 settembre 2021 – senza alcuna maggiorazione – per effettuare i versamenti, derivanti dai dati della dichiarazione dei redditi originariamente in scadenza nel periodo che va dal 30 giugno ed il 31 agosto 2021.

    La proroga si estende a tutti i versamenti che hanno lo stesso termine di versamento relativo alle imposte dirette. Quindi: contributi INPS artigiani, commercianti e professionisti, IVA per adeguamento degli ISA e diritto camerale.

    Nello specifico, i contributi Inps prorogati, riguardano sia quelle riguardanti le ditte individuali che quelli dovuti dai soci, sia di società di persona (sas o snc) che delle srl artigiane o commerciali. Quest’ultime, però, beneficiano della proroga solo se non sono soggette al regime di “trasparenza fiscale”  in quanto dipendono direttamente dal reddito dichiarato dalla società partecipata.

    Proroga versamenti al 15 settembre: soggetti beneficiari

    La proroga riguarda i seguenti soggetti che esercitano attività economiche:

    • in regime forfetario;
    • in regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile;
    • sottoposti agli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che, al contempo, dichiarano ricavi o compensi cui totale non è superiore al limite stabilito per ciascun indice (come approvato dal decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze).

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    Termine al 15 settembre anche i soggetti che hanno partecipazioni in società, associazioni e imprese che devono presentare regolare dichiarazione dei redditi.

    Rientrano tra i soggetti beneficiari della proroga al 15 settembre coloro che presentano cause di esclusione dall’applicazione degli ISA. Ad esempio, le attività che hanno appena iniziato o che hanno cessato. Comprese anche tutte le cause previste a seguito dell’emergenza da COVID-19.

    La proroga al 15 settembre, sempre senza maggiorazione, si applica anche ai soggetti Ires (srl per esempio) che hanno termini di versamento ordinari. Nello specifico, rientrano tra i soggetti beneficiari anche le:

    • Società di capitali che hanno approvato il bilancio 2020 entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio;
    • Società di capitali con esercizio a decorrere dall’1 marzo 2020 al 28 febbraio 2021.

    Tutti i soggetti non elencati sopra, non possono beneficiare di alcuna proroga. Di conseguenza, IRPEF e addizionali, cedolare secca e altre sostitutive, devono essere versate secondo le scadenze originarie. Nello specifico, e entro il 30 giugno o entro il 30 luglio subendo la maggiorazione dello 0,4%.

    Proroga: vantaggio o svantaggio per l’impresa?

    Dunque, non è con la proroga che si risolve il problema della pressione fiscale italiana. Anche perché, pur rinviando i versamenti, prima o poi devi lo stesso versare le imposte. Con il rischio che, quelle prorogate, si accavallano con quelle del periodo corrente.

    Come se non bastasse, la pressione fiscale è sempre più alta. Tanta da raggiungere a quota 59,1% dell’utile prodotto (Rapporto Paying Taxes 2020 della Banca Mondiale e Pwc). 

    Tradotto in euro, se l’utile della tua impresa è 50.000 euro, 35.000 non sono tuoi, ma sono del Fisco. Anche perché, non pagare le imposte al Fisco, significa mettere a rischio non solo il patrimonio aziendale, ma anche quello personale (soprattutto se non utilizzi la giusta forma giuridica).

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