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Residenza fiscale società: cosa dice la Cassazione?

di Soluzione Tasse
26 Mag, 2021
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    Dove vengono svolte le operazioni o dove vengono prese le decisioni? In quale luogo viene stabilita la residenza fiscale di una società? La Corte di Cassazione ha affermato il principio cardine sulla quale si deve basare la determinazione della residenza.

    Vediamo qual è per evitare che l’Agenzia delle Entrate venga poi a recuperare tasse non pagate ma dovute (purtroppo!).

    Residenza fiscale società: come stabilirla?

    La residenza fiscale della società è un concetto fondamentale per un’azienda per stabilire dove questa deve pagare le imposte sul reddito e per evitare problemi legati a quella che viene comunemente chiamata esterovestizione.

    Un fenomeno, questo dell’esterovestizione, che si verifica quando si localizza la residenza fiscale, in maniera fittizia, di una società in un paese dove la posizione fiscale è molto vantaggiosa (e anche della legislazione e burocrazia).

    Leggi anche: Residenza fiscale: Come difendersi dall’esterovestizione

    Sul tema della residenza fiscale, la Corte di Cassazione, tornata varie volte sull’argomento, ha voluto precisare e stabilire il principio cardine sui cui si deve basare la scelta del luogo dove versare le tasse.

    L’elemento che assume validità per stabilire la residenza è il luogo dove avvengono le decisioni facente riferimento la direzione e la gestione dell’attività di impresa. Annullando, di fatto, il dato ufficiale della residenza. 

    O per meglio dire, quello della sede legale. Perché ci sono aziende con sede legale in America, ma poi le decisioni vengono prese in Italia. 

    Nel caso preso in esame dall’Agenzia delle Entrate, infatti, la stessa aveva chiesto e recuperato la tassazione sui redditi di una società alludendo che, formalmente era residente in Lussemburgo ma operava in Italia.

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    Residenza fiscale: quanto conta il luogo delle decisioni?

    Il problema posto in esame dall’Amministrazione finanziaria riguarda il fatto che, le decisioni della società venivano prese tutte in Italia, stabilendo quindi la residenza fiscale. E tutto questo basandosi anche sulla nozione stabilita dall’articolo 73 del TUIR. 

    Infatti, secondo il comma 3 del citato articolo 73 del TUIR vengono considerate residenti, ai fini delle imposte sui redditi (Ires), le società che, per la maggior parte del periodo d’imposta hanno la sede legale o amministrativa, oppure l’oggetto principale, nel territorio dello stato Italiano.

    Leggi anche: Pianificazione fiscale aggressiva: come evitarla riducendo ugualmente le tasse

    La Cassazione in questo contesto è intervenuta andando contro la Commissione Tributaria Regionale. Infatti, quest’ultima, ha posto in esame e valutato solo il luogo dove la società svolgeva e svolge le operazione, cioè in Italia, ignorando se la stessa aveva stabilito nel nostro Paese la sede per l’assunzione di decisioni e gestione dell’azienda.

    Un errore rimarcato dalla Cassazione poiché la Commissione non valutato il principio cardine che stabilisce la residenza fiscale della società: il luogo dove si prendono le decisioni.

    Sede effettiva o meno?

    Alla luce di tutto ciò, la Corte di Cassazione fa una precisazione fondamentale per la scelta della sede fiscale. Infatti, la sede dell’amministrazione deve essere quella effettiva.

    Ciò cosa significa? Che non vale la sede legale in quanto tale, ma il luogo dove si svolgono tutte le attività amministrative e di direzione della società, nonché dove si convocano le assemblee.

    Insomma, il luogo dove avvengono le riunioni e si gestiscono i rapporti con i terzi, oppure dove nascono e si concludono determinati affari inerenti sempre la stessa società. 

    Leggi: Internazionalizzazione d’impresa: come andare all’estero senza incorrere in rischi e annullando l’impatto del Fisco

    Quindi, se operi in Italia, ma le decisioni vengono prese in un ufficio lussemburghese, la società ha residenza fiscale in Lussemburgo. Viceversa se avviene il contrario. Questo è un punto molto importante: di solito si sposta la residenza in un altro paese per pagare meno tasse, ignorando questo aspetto fondamentale. E poi ci si ritrova a dover andare incontro a contenziosi lunghi e costosi.

    Sai dov’è la residenza fiscale della tua società?

    Dunque, per stabilire la residenza fiscale della società non devi prendere in considerazione il luogo in cui vengono svolte le operazioni ma dove vengono prese le decisioni amministrative dell’impresa.

    Leggendo questo articolo, forse, ti è più chiaro tutto oppure ti sei reso conto che forse ti trovi in questa situazione: dov’è la residenza fiscale della mia società? 

    Se si, ti invitiamo a contattarci perché sbagliare questo significa versare un sacco di tasse che, in realtà, non sono dovute.

    Solo così sarai in grado di metterti al sicuro ed evitare errori che potranno compromettere la vita della tua azienda. 

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