Responsabilità amministratori: cosa succede nelle SRL?

di Redazione Soluzione Tasse
7 Set, 2023
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    L’amministratore di una srl è responsabile dei danni derivanti dal mancato adempimento degli obblighi legali o imposti dall’atto costitutivo. In questo articolo vediamo che cos’è e come funziona la diligenza professionale, quali sono le tipologie di responsabilità dell’amministratore srl e chi può avviare l’azione di responsabilità.

    Responsabilità amministratore: la diligenza professionale

    L’amministratore di una società a responsabilità limitata è colui che si occupa della gestione e amministrazione della srl. Questo ruolo lo rende responsabile nei confronti della società per i danni derivanti dalla mancata osservanza dei doveri imposti sia dalla legge che dall’atto costitutivo; e degli adempimenti vari a carico dell’impresa.

    L’operato dell’amministratore, infatti, non viene valutato solo ed esclusivamente monitorando l’andamento economico finanziario. L’azienda, infatti, può avere i numeri in positivo, ma allo stesso tempo non essere in regola con gli adempimenti previsti dalla legge.

    Per tale motivo, la condotta amministrativa viene valutata anche considerando il rispetto delle norme tecniche ed economiche per la gestione aziendale. 

    Responsabilità amministratore: uno o più amministratori

    L’amministratore della srl, come sappiamo, può essere affidata a un solo soggetto o a più soggetti: la scelta viene fatta in base alle esigenze dell’azienda (considerando anche gli aspetti finanziari e non solo gestionali).

    Leggi anche: Amministrazione Srl: unico amministratore o più amministratori?

    Nel caso in cui ci sono più amministratori la responsabilità è solidale. In altre parole, sono tutti gli amministratori responsabili dei danni arrecati nei confronti della società e dei soci. Se invece l’amministratore è uno solo, lui è l’unico a dover rispondere.

    Tuttavia, vi è un modo per essere esclusi dalla responsabilità. Anche se gli amministratori sono tanti, non tutti sono sempre d’accordo sul compimento di una determinata azione. 

    In questo caso, il soggetto che non conviene con il resto del gruppo, deve dimostrare di aver manifestato il proprio dissenso per l’azione effettuata. Di conseguenza, quest’ultimo, è esonerato da ogni tipologia di responsabilità.

    3 tipologie di responsabilità dell’amministratore

    La responsabilità dell’amministratore può avere molteplici caratteri: tutto dipende dalle azioni commesse o non commesse. Pertanto, abbiamo diverse tipologie di responsabilità:

    • civile: nel caso di specie deve rispondere delle proprie azioni, nei confronti della società, per i danni causati dal mancato adempimento di alcuni obblighi normativi; nei confronti dei soci per danni causati da eventuali comportamenti scorretti (ad esempio affermare che la situazione finanziaria è ottima, ma in realtà non lo è); nei confronti dei creditori quando il patrimonio della società non è sufficiente a soddisfare le loro richieste.
    • amministrativa: si verifica quando l’amministratore non adempie agli obblighi amministrativi imposti dalla legge (ad esempio mancata convocazione dell’assemblea dei soci, mancato deposito del bilancio, omesse dichiarazioni). Nel caso di specie la  violazione è sanzionata con multe e ammende amministrative.
    • penale: si verifica quando l’amministratore ha, a esempio, falsificato i bilanci, ha violato le norme fiscali o non ha effettuato il pagamento di imposte e contributi. Nel caso di specie l’amministratore può essere condannando non solo al risarcimento dei danni finanziari, ma alla reclusione o al pagamento di sanzioni. Tutto dipende dal tipo di reato commesso.

    Leggi anche: Responsabilità soci: qual è la differenza tra SAS e SRL?

    Queste le tre responsabilità a carico dell’amministratore qualora non svolga il proprio operato come da normativa. 

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    Responsabilità amministratore: chi la stabilisce?

    L’amministratore è responsabile quando attraverso un procedimento legale, detto  azione di responsabilità, viene imputato di aver condotto azioni scorrette che hanno provocato un danno al patrimonio sociale.

    Ma a chi spetta stabilire se l’amministratore ha agito correttamente o scorrettamente nei confronti della società?

    L’azione di responsabilità può essere avviata dai:

    • soci (indipendentemente dall’entità della propria partecipazione);
    • terze parti danneggiati;
    • creditori;
    • curatore (nel caso di fallimento societario).

    L’obiettivo dell’azione serve ad avviare il procedimento di risarcimento dei danni causati dall’operato dell’amministratore. Può essere avviata durante il periodo di carico dell’amministratore oppure entro 5 anni dalla fine del mandato.

    Leggi anche: SRL e patrimonio personale: quando rispondono soci e amministratori?

    Tuttavia, l’amministratore, può sempre dimostrare di aver agito secondo le norme previste della legge. Mentre spetta al socio dimostrare che l’amministratore abbia veramente provocato un danno al patrimonio societario. 

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