Ultimamente si è parlato tanto di società benefit e, probabilmente, se ne parlerà sempre di più nei prossimi mesi.
Si tratta di aziende nuove, fondate direttamente con questo modello oppure di imprese già esistenti che hanno cambiato la loro denominazione e il loro statuto. Ma cosa sono le società benefit, come funzionano e perché anche tu dovresti averne una?
Società benefit: cosa sono?
Le società benefit – introdotta in Italia con la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (commi 376-383 e allegati 4 – 5 ) ed entrata in vigore dal primo Gennaio 2016 – sono una nuova forma giuridica d’impresa.
Si tratta di una società finalizzata a conseguire un profitto e contestualmente si impegna ad arrecare benefici alla comunità del luogo in cui sviluppa il proprio business.
Attenzione – Da non confondere con le imprese sociali o vederle come un’evoluzione degli enti non profit. Si tratta solo di una trasformazione positiva dell’impresa a scopo di lucro finalizzata a rendere più adeguati i modelli d’impresa alle sfide, ma anche opportunità, del futuro.
Si differenzia dalle altre aziende che perseguono unicamente lo scopo di fare utili e di distribuire dividendi. Accanto agli obiettivi propri, cioè di conseguire utili, infatti, affianca altri che mirano a generare un beneficio comune, un impatto positivo sulla comunità e sulla biosfera.
Per beneficio comune viene inteso l’ottenimento ed arrecamento di effetti positivi – raggiungibili diminuendo anche quelli negativi – sulla comunità, il territorio e l’ambiente. Il raggiungimento di questo obiettivi deve avvenire in modo responsabile, sostenibile e trasparente.
Per tale ragione, ogni società benefit deve nominare una persona che sia responsabile dell’impatto dell’azienda e che si impegni a comunicare, in modo trasparente e completa le proprie attività mediante una relazione annuale di impatto, dove vengono delineati le azioni svolte, i piani e gli impegni intrapresi per il futuro.
Società benefit e B corporation: differenze
Spesso si tende a confondere la società benefit con la B-Corp o Benefit corporation. In realtà ci sono delle differenze.
Ad esempio, la B-Corp sono quelle imprese che si impegnano per il beneficio comune e fanno valutare da un soggetto esterno l’impatto ambientale, sociale ed economico del loro operato.
Sulla base dell’impatto, viene dato loro un voto da parte del rigoroso protocollo di analisi B Impact Assessment. Se ottiene un punteggio almeno pari a 80 su 200 ottiene la certificazione B-Corp.
La società benefit danno un imprinting diverso all’impresa modificando lo statuto e prevedendo che oltre alla divisione degli utili vi è anche l’impegno per il beneficio comune. Un impegno di lungo periodo che si tramuta nel benessere della società dove è ubicata l’azienda.
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Perché avere una società benefit?
Le società benefit nascono dalla saturazione del classico modo di fare impresa basato sul profitto senza prendere in considerazione ciò che circonda l’azienda (ambiente, persone e società).
L’impresa può nascere benefit, oppure trasformarsi in un secondo momento. La scelta di trasformarsi in società benefit è volontaria: tutte le tipologie societarie previste dal codice civile possono utilizzare il modello della società benefit inserendo nell’oggetto sociale gli scopi di beneficio comune generale e specifico.
Le società benefit offrono garanzie economiche e d’investimento caratterizzati da una maggiore sensibilità nei confronti di temi altamente comuni oggi quali: sostenibilità, il rispetto e la trasparenza.
Rappresentano anche un volano che può:
- portare a nuovi investitori (interessati a un business innovativo, sostenibile e rispettoso);
- creare una maggiore pubblicità grazie ai numerosi benefici arrecati alla comunità;
- avere un’attrazione maggiore nei confronti di fornitori e collaboratori.
I vantaggi della società benefit non sono visibili immediatamente, se andiamo a considerare le varie pratiche legali e burocratiche. Se si entra nella mente di questa tipologia di società è possibile scoprire che, oltre a questi, ce ne sono anche altri che spingono molte imprese a trasformarsi.
Società benefit: un credito per incentivare la nascita
Le società benefit rappresentano il futuro. E la dimostrazione della loro crescita continua ci viene confermata dall’ultimo decreto. Per incentivare la nascita di queste società, il Decreto Rilancio, ha introdotto un credito d’imposta pari al 50% dei costi di costituzione o trasformazione in società benefit.
In pratica ti verranno restituiti, sotto forma di credito da utilizzare per pagare le imposte a debito, il 50% delle spese che sostieni per la nascita della tua società benefit. L’agevolazione riguarda i costi sostenuti a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge e fino al 31 dicembre 2020.
Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’esaurimento dell’importo massimo di euro 7 milioni, che costituisce tetto di spesa e nel rispetto delle condizioni e dei limiti del regolamento de minimis e verrà utilizzato esclusivamente in compensazione per l’anno 2021.
Il credito d’imposta, è un utile strumento perché ti permette di trasformarti in benefit senza spendere una fortuna e, al contempo, utilizzerai il credito per pagare le imposte a debito.
Le agevolazioni da parte dello Stato, come sempre, non mancano: devi solo saperli sfruttare. Chiedi la tua consulenza gratuita: ti aiuterà a scoprire come sfruttare questo ed altre opportunità messe a disposizione dello Stato per pagare meno tasse, proteggere il patrimonio e far crescere il business.