Srl unipersonale a 1 euro: vale davvero la pena utilizzarla?

di Soluzione Tasse
3 Nov, 2021
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    Anche se in alcuni casi può diventare un utile strumento di pianificazione fiscale, la srl unipersonale ad un euro non è sempre la scelta migliore. Le conseguenze su sanzioni e patrimonio personale potrebbero essere pesanti.

    Vediamo alcuni vantaggi e svantaggi della srl unipersonale per verificare se vale davvero la pena costituirla con 1 solo euro, oppure meglio spendere di più e beneficiare di altri privilegi.

    Srl unipersonale: cos’è? 

    La srl unipersonale, più comunemente conosciuta come srl a socio unico, è una società di capitale il cui legittimo proprietario è un unico soggetto. La srl unipersonale è a tutti gli effetti una srl tradizionale, quindi l’unica differenza è che ha un unico socio. 

    Si differenzia dalla srl unipersonale ordinaria per il semplice fatto che può essere costituita con un capitale anche solo di 1 euro, fino ad un massimo di 9.999 euro. Soglia oltre la quale la stessa srl deve essere trasformata in ordinaria (è la norma!).

    Questa forma giuridica nasce con l’obiettivo di semplificare la vita di molti aspiranti imprenditori che vogliono avviare un business da soli. Infatti, anche se viene data la possibilità della presenza di terze parti, il capitale resta sempre intestato a un solo socio. Tuttavia, è possibile accogliere anche altri soci, a patto che la srl si trasformi in ordinaria.

    Per quanto riguarda la responsabilità patrimoniale, al socio unico della srl unipersonale, è garantita la responsabilità limitata al patrimonio personale. Questo però fermo restando eventuali responsabilità derivanti dalla sua condotta di amministratore della stessa società. In pratica, tu rispondi solo limitatamente al solo capitale investito (visti i tempi non è male come idea). 

    Tassazione srl unipersonale: chi paga?

    La tassazione della srl unipersonale non è diversa da quella applicata alla srl ordinaria o con più soci. Infatti, l’Ires, nel caso di srl con socio unico, viene pagata sull’utile prodotto indipendentemente da quanto esso sia. All’Ires si aggiunge poi l’Irap che ha un’aliquota pari al 3,9% nonostante possa variare da regione a regione.

    Insomma, possiamo definirla come un grossa opportunità per chi vuole avviare un business, ma anche per chi ha un progetto in atto e desidera trasformarlo, quindi cambiare forma giuridica. 

    Un’occasione se pensi che, per costituirla, basta solo 1 euro. Ma tralasciando il termine puramente economico, l’altro vantaggio è che tutto il capitale, le decisioni da prendere e le sorti dell’impresa sono nelle tue mani. Insomma, fai tutto tu senza dover dare conto a nessun socio.

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    Attenzione non è tutto rose e fiori

    Attenzione, perché non proprio tutto rose e fiori. A tutti questi vantaggi si aggiungono anche degli svantaggi non di poco conto. Uno fra tutti riguarda le sanzioni inflitte alla società. Devi sapere che le sanzioni tributarie che vengono attribuite alla società possono essere irrogate direttamente all’amministratore e socio unico

    Questo è quanto affermato dalla Corte di Cassazione nelle ordinanze n. 12334 e 12335/2019. In pratica disapplica la regola speciale, per applicare quella generale irrogando la sanzione alla persona fisica che figura come socio unico e amministratore della unipersonale. 

    E sai perché? Perché secondo i giudici della Corte di Cassazione si suppone che, essendo un unico socio, gli interessi suoi e quelli della società coincidono. Pertanto, è costretto lui a pagare per lei, nonostante la responsabilità limitata.

    La decisione nasce da un accertamento che veniva recapitato direttamente alla persona fisica e non alla società. Al soggetto in questione, in qualità di legale rappresentante e socio unico di una srl unipersonale, venivano intimati pagamenti di imposte arretrate e non versate (Ires, Irap, e Iva relativi agli anni d’imposta 2004 e 2005). 

    Secondo l’Agenzia delle Entrate, era lui il principale soggetto e responsabile in solido della società. Di conseguenza diventava anche il principale indiziato a cui applicare le sanzioni, in quanto in qualità di socio ed amministratore unico, veniva classificato come «autore materiale delle violazioni».

    Nonostante i vari ricorsi portati avanti dal soggetto, le condizioni della Cassazione non sono cambiate nel tempo. Infatti, dalla valutazione fatta dai giudici si presuppone che la persona fisica, sia il vero autore della violazione. Come tale ha agito nell’interesse della società rappresentata o amministrata ma al contempo era lui a beneficiare delle violazioni. Pertanto le sanzioni devono essere irrogate solo a suo carico.

    Davvero vale la pena?

    Dunque in una srl unipersonale, le sanzioni tributarie che vengono attribuite alla società possono essere irrogate direttamente all’amministratore e socio unico, dove quest’ultimo è tenuto a rispondere personalmente e illimitatamente con il proprio patrimonio, in quanto i fini della società coincidono con quelli suoi.

    Risparmi denaro, paghi solo 1 euro, ma davvero conviene utilizzare questa forma giuridica?

    Ogni attività ha le proprie esigenze, per cui non è possibile mai generalizzare. Ogni impresa deve essere strutturata per raggiungere determinati obiettivi: crescita, risparmio di imposte, protezione del patrimonio. Ma appare ovvio che non sia una buona idea avviare una srl unipersonale ad 1 euro.

    Tuttavia, vi sono casi in cui la srl unipersonale può essere utilizzata nella costruzione di una mirata strategia di pianificazione fiscale finalizzata alla riduzione delle imposte a debito e alla protezione del patrimonio.

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