Start up innovative e vidimazioni libri sociali: i libri sono sempre a pagamento

di Soluzione Tasse
11 Set, 2019
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    Nessuna agevolazione per quanto riguarda l’imposta bollo di vidimazione dei libri sociali per le start up innovative. Questo è quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate rispondendo ad un interpello, più specificatamente il n. 253/2019, pervenuto da start up innovativa.

    Innanzitutto, diciamo fin da subito che cos’è una start up innovativa: non è altro che una società di capitali, nella fattispecie una Srl. Ciò che la differenza dalla Srl tradizionale, oltre ai vari vantaggi è che per essere definita innovativa, la startup deve essere in possesso di determinati, quali:

    • attività a carattere prettamente innovativo e ad alto contenuto tecnologico.

    Poi uno di questi requisiti:

    • spese in ricerca e sviluppo uguali o superiori al 15% della voce maggiore tra costo e valore totale della produzione;
    • 2/3 dei collaboratori o dipendenti con laurea magistrale o 1/3 di dottorati o dottorandi;
    • avere un brevetto.

    Deve essere iscritta, e vi rimane per 5 anni godendo di tutte le agevolazioni, in una speciale sezione del Registro delle Imprese che prende il nome di Registro delle startup innovative.

    Innovativa si, ma pur sempre una Srl

    Essendo una normale Srl, come tale è obbligata alla tenuta ed alla vidimazione dei libri sociale (o bollatura dei libri). Infatti, ogni Srl, o in generale le società di capitali sono tenute, il 16 marzo di ogni anno, a versare l’imposta di bollo sulla vidimazione. 

    Imposta che, anche se dovuta in misura fissa, varia in base al capitale:

    • 309,87 Euro se il capitale sociale all’1 gennaio 2019 è di importo non superiore a  516.456,90 Euro; 
    • 516,46 Euro se il capitale sociale all’1 gennaio 2019 è di importo superiore a 516.456,90 Euro.

    Visti i vantaggi conosciuti a queste categorie di società, una start up innovativa, risultante regolarmente iscritta alla propria Camera di Commercio, chiedeva:

    • se potesse essere esonerata dal pagamento di qualsiasi imposta dovuto per ogni adempimento, compresa la predetta della vidimazione dei libri sociali.

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    In base alla normativa vigente in materia di start up innovative iscritte nell’apposita sezione del Registro delle Imprese, queste società sono esonerate dal pagamento sia dell’imposta di bollo che dei diritti di segreteria per tutti gli adempimenti effettuati in fase di iscrizione della stessa, nonché dal pagamento del diritto annuale a favore della Camera di Commercio alla quale risulta iscritta. 

    Inoltre, l’atto costitutivo della start up up, anche se costituita con atto pubblico, nel caso in cui viene contestualmente iscritta alla sezione speciale, è esentata dal pagamento sia dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria.

    Esenzione si, ma fino ad un certo punto

    L’esenzione non è per sempre, ma solo per il periodo in cui mantiene tutti i requisiti sopracitati o comunque non oltre i 5 anni in cui rimane iscritta nell’apposito registro.

    Esenzione che, sottolinea l’Agenzia delle Entrate, è riferibile solo agli adempimento relativa all’iscrizione della società nell’apposita sezione speciale.

    Pertanto, sono escluse, infatti, tutte le agevolazioni relativi ad atti e documenti, che nulla c’entrano con l’iter di registrazione della società. A conclusione di ciò, si evince che l’imposta vidimazione dei libri sociali, non è un adempimento che viene fatto in fase di iscrizione, ma si tratta di un normale adempimento annuale e come tale, non è soggetto ad esenzione.

    Ragion per cui, la vidimazione dei libri sociali, nelle società di capitali, è sempre a pagamento. Pertanto, il 16 marzo di ogni anno, sei obbligato a versare l’imposta.

    Ma se non puoi risparmiare sull’imposta di vidimazione, prevista per legge, puoi sempre risparmiare sul resto delle tasse: utilizzando le giuste strategie (fiscalmente inattaccabili) abbattere il carico fiscale, nonostante il continuo aumento della pressione fiscale, è possibile.

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