In seguito alle numerose richieste da parte di imprenditori e operatori del settore, l’Agenzia delle Entrate, continua a fornire, per fortuna, una serie di chiarimenti legati all’utilizzo della fattura elettronica.
In questo caso ci occuperemo della fattura elettronica relativa all’acquisto di carburanti.
Innanzitutto, la prima cosa da dire è che, vista l’abolizione della scheda carburante, a partire proprio da quest’anno, per documentare un’operazione d’acquisto di carburante, per te che sei titolare di partita IVA, è necessario ricorrere alla fattura elettronica.
Come vedrai, la sola fattura elettronica non basta…
Pertanto, cosa devi sapere e cosa devi fare quando fai rifornimento di benzina?
L’unica “pezza d’appoggio” o giustificativo che potrai utilizzare per poter detrarre l’IVA, è la fattura elettronica. Ogni qualvolta che ti rechi dal distributore, dovrai prestare molta attenzione perché, se non richiedi tempestivamente la fattura elettronica, ai fini fiscali, non avrai alcun altro mezzo da poter utilizzare.
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Analogamente alla fattura elettronica, ai fini della detraibilità dell’IVA e della deducibilità del costo sostenuto, è necessario che al momento dell’acquisto, paghi solo ed esclusivamente con mezzi tracciabili. Puoi utilizzare, oltre alle carte di credito, carte di debito o carte prepagate, altri mezzi elettronici (addebito diretto,bonifico bancario o postale, o addirittura bollettino postale).
Quando ti rechi a fare rifornimento presso un impianto operante in modalità “self-service” e che non è in grado di leggere il Qr-code, quindi senza alcun personale, è sempre necessario richiedere l’emissione della fattura elettronica.
Però, siccome non c’è alcun personale, la cosa che devi fare è quella di pagare attraverso un mezzo tracciabile, perché come spesso ti è capitato, quando effettui un pagamento tracciabile, l’impianto di distribuzione rilascia una ricevuta. Quindi, devi raccogliere tutte le ricevute e, a fine mese, recarti presso lo stesso impianto o in quanti hai fatto rifornimento, richiedendo la fattura elettronica.
Questa sarebbe la regola generale da seguire, che cambia, in base alla compagnia petrolifera di riferimento; per cui, conserva tutte le ricevute e poi informati su come devi procedere per ricevere la fattura elettronica.
…ma l’indicazione della targa è facoltativa
Fattura carburante senza targa
Sulla base dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate, per quanto riguarda l’acquisto di carburanti, la normativa in materia di IVA non specifica, tra gli elementi obbligatori della fattura, l’indicazione della targa o qualsiasi altro estremo che identifichi il veicolo.
Quindi, a differenza della scheda carburante, nella fattura elettronica, l’indicazione della targa non è obbligatoria.
Questo non significa che, se la indichi commetti un errore, anzi, la stessa Agenzia stabilisce che puoi decidere tu se vuoi che venga indicata in fattura o meno. Nel momento in cui decidi per l’indicazione della targa, questa, deve essere inserita all’interno della fattura elettronica nel campo “altri dati gestionali”.
Dunque, per la deducibilità del costo e la detraibilità dell’IVA, è necessaria la fattura elettronica, ma l’importante è il pagamento dell’acquisto mediante mezzi elettronici. (approfondisci qui come funziona il nuovo obbligo)
Come vedi, la gestione del ciclo di fatturazione non è per niente semplice, perché richiede del tempo per non cadere in errori che, seppur banali, comportano delle conseguenze tributarie. Quindi, far gestire tutto ad un software come Soluzione Contabilità, ti faciliterebbe l’esecuzione di tutte le operazioni di fatturazione e contabilità, senza alcun minimo di errore.