La necessità di far cassa e i richiami europei sempre più insistenti, soprattutto in questo periodo emergenziale, spingono il Governo a dover intervenire su determinate questioni. Sulla tassa di successione e donazione non è la prima volta che si parla di dover modificare e, oggi, forse è arrivato il momento di farlo.
Quindi, cosa dovresti fare per evitare queste modifiche, che poi si tradurranno per forza di cosa in aumenti?
Tassa di successione e donazione: raddoppiano?
Le casse piangono, lo Stato deve intervenire. All’idea di istituire una tassa patrimoniale, aleggia nell’aria la proposta di valutare un eventuale aumento della tassa di successione e di donazione (si parla di raddoppiare l’aliquota, addirittura).
Da molti anni si parla di dover modificare queste due imposte, e forse oggi, causa Covid e ai continui richiami dell’UE è arrivato il momento veramente di interventi. Tutto, ovviamente, a discapito di imprese e imprenditori italiani.
La tassa sulle successioni e donazioni, innanzitutto, si applica ai beni che vengono trasferiti e donati tra soggetti vivi. Ci sono differenti aliquote e franchigie tenuto conto del grado di parentela tra chi effettua e chi riceve il trasferimento dell’eredità.
Allo stato attuale, l’aliquota applicata è pari al:
- 4% se l’erede è il coniuge, il figlio e gli altri parenti in linea retta. Questa percentuale si paga solo sull’importo supera la franchigia di 1 milione di euro. Quindi, se l’eredità ha un valore di 900.000 non si paga alcuna tassa.
- 6% per le successioni e donazioni a favore di fratelli e sorelle e di altri parenti fino al 4° grado con una franchigia di 100.000 euro. Quindi, se l’eredità ha un valore di 90.000 non si paga alcuna tassa.
- 8% per tutti gli altri soggetti e non è prevista alcuna franchigia. Insomma, si paga sempre la tassa di successione.
Nonostante siamo uno dei paesi con la pressione fiscale più alta, tra tutti i paesi UE, sotto il profilo della successione, l’Italia possiamo definirla un vero paradiso fiscale.
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Tassa di successione e donazione: situazione in Europa
In Europa, infatti, la situazione è totalmente diversa. Ad esempio, in:
- Germania, l’aliquota varia dal 7 al 50%.
- Gran Bretagna, si applica un’aliquota del 40% sul valore complessivo dei beni che superano la franchigia pari a 325.000 sterline.
- Francia, l’aliquota oscilla dal 5 al 60%.
Facendo un paragone numerico e non solo normativo, significa che, se in Italia l’eredità ha un valore di 1.000.000 di euro, nel caso di successione diretta, non si paga nulla.
Sulla stessa eredità, invece, in Germania si paga minimo 70.000 (aliquota al 7%) a salire, in Gran Bretagna invece circa 260 mila euro.
Se andiamo ad allargare ancora di più i confini, in Belgio la tassa di successione varia tra il 30 e l’80%, in Finlandia tra il 13 e il 32% e in Spagna tra il 34 e l’86%.
Cosa dovresti fare? Anticipare il passaggio generazionale
Aliquota basse quelle italiane, da far scattate le antenne nei palazzi di Bruxell. L’UE, infatti, con continui richiami, sta cercando di allineare la tassazione dell’Italia al resto dei paesi europei.
Purtroppo l’Europa interviene solo per fa innalzare le tasse. Quando si tratta di abbassarle invece non si intromette mai, non chiede di allinearci (visto che siamo il paese più tartassato d’Europa).
Ad oggi, in Italia la tassa di successione e donazione non è ancora stata riformata, proprio perché l’obiettivo è quello di attirare capitali esteri nel nostro Paese. Un raddoppio dell’aliquota, come ce lo chiedono, potrebbe portare questi capitali all’estero (che è il vero obiettivo dell’Europa).
Un massacro per l’Italia, se consideriamo anche la situazione emergenziale in cui viviamo. Ma proprio questa situazione sta facendo riflettere i governanti italiani: le casse piangono e qualcosa bisogna pur fare per tornare a riempire il salvadanaio.
E dunque cosa dovresti fare??
Quello che dovresti fare, caro imprenditore, è anticipare il passaggio generazionale. In questo modo, non solo pagherebbe meno tasse, ma il donatore potrebbe insegnare all’erede, in questo caso il figlio, come gestire al meglio l’eredità, che errori evitare e nel caso a quali opportunità prestare maggiore attenzione.
Leggi anche: Di padre in figlio: come favorire il passaggio generazionale aziendale per pagare meno tasse?
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- identificando lo strumento più idoneo alle esigenze dell’impresa;
- preparando progressivamente la famiglia ad essere consapevole del patrimonio di cui è proprietaria.
Una serie di azioni, chiare e concrete, per evitare di disperdere denaro in tasse e conservare, in maniera intatta, il patrimonio aziendale da destinare all’erede.
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