Utilizzo crediti fiscali inesistenti: occhio alle sanzioni

di Soluzione Tasse
15 Mag, 2019
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    Le numerose agevolazioni introdotte, attraverso crediti fiscali o d’imposta, per incrementare la crescita delle aziende italiane, è ormai entrata al centro dell’attenzione dell’Agenzia delle Entrate. Questo per evitare l’utilizzo di crediti fiscali inesistenti o impropri, dove tra i tanti ricordiamo il credito d’imposta R&S.

    Ricordiamo innanzitutto che, il credito d’imposta può essere definito come uno “sconto” applicato sulle tasse da versare al Fisco italiano. Può essere usato per ridurre le imposte a debito, oppure per compensarle direttamente, richiedendolo in dichiarazione e indicandolo nel modello F24.

    Ecco quando sei soggetto a sanzioni

    Quando intenti usare un credito tra quelli offerti dallo Stato, devi stare molto attento, perché l’utilizzo di crediti fiscali inesistenti, non è legale e, come tale, sarai punito con delle sanzioni che possono essere lievi o dolorose.

    La prima cosa da dire è che abbiamo due diverse tipologie di reato:

    • credito non spettante, si verifica quando hai utilizzato una parte di credito in più rispetto a quella che realmente ti aspettava;
    • credito inesistente, si verifica quando manca proprio il requisito costitutivo, ovvero hai utilizzato un credito che tu e la tua azienda non avevate diritto.

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    Si tratta di una differenza non banale, ma da tenere bene in considerazione perché in base al tipo di reato che poi viene stabilita la sanzione che ti spetta:

    • quindi, se hai utilizzato di crediti fiscali o d’imposta “non spettante” è pari al 30% del credito stesso;
    • nel caso in cui ti venga contestato l’utilizzo di crediti fiscali “inesistenti”, la sanzione alla quale vai in contro va da un minimo del 100% ad un massimo del 200%, ovviamente del credito stesso. Praticamente, puoi restituirlo o addirittura restituire il doppio del credito che prima ti sei “appropriato”.

    In quest’ultimo caso, devi stare molto attento, poiché non hai diritto nemmeno alla definizione agevolata delle sanzioni, che ti permetterebbe di pagare solo un quarto della sanzione indicata nell’atto di contestazione entro un termine di 60 giorni. Quindi il danno non sarebbe cosa da nulla.

    I 2 casi più frequenti di utilizzo di crediti inesistenti

    Lo Stato poche volte dà, ma se quando ti da qualcosa, tu ne approfitti è ovvio che devi essere sanzionato. Il buon comportamento, è alla base di un sistema economico che funziona. Pensa, se tutti fregassimo lo Stato non sarebbe possibile finanziare i numerosi servizi offerti.

    L’utilizzo di crediti fiscali inesistenti deriva da un comportamento che possiamo definire fraudolento da parte del contribuente ed è configurabile come un vero e proprio reato vista la misura delle sanzioni.

    Il più delle volte, viene addirittura architettato ad arte attraverso delle componenti contabili ed extracontabili da far si che tutto sembra assolutamente veritiero. Altre volte, invece, viene creato attraverso incegni direttamente al momento della compilazione del modello F24.

    Certo, può succedere che si sbagliano calcoli o determinate spese effettuate per quel determinato credito, ad esempio il credito R&S, non rientrano tra i costi agevolabili. Ma siamo di fronte ad errori che sono facilmente rimediabili, attraverso il pagamento del solo 30% di sanzione.

    Cosa ben diversa quando inveci architetti un credito che per te non esiste.

    I crediti fiscali che lo Stato dà, sono dati a fin di bene per poter aiutare le aziende a crescere ma, al contempo, ti permettono di “abbattere” notevolmente il tuo carico fiscale, perché al momento del pagamento la tassa a debito la potrai facilmente compensare.

    Purtroppo, però, non tutte le aziende sono in grado di verificare quale sia il credito che meglio possa rispondere alle proprie esigenze e come utilizzarlo al meglio, per pianificare la propria fiscalità.

    Proprio per questo, per evitare di incappare nelle sanzioni suddette, puoi tranquillamente richiedere la tua CONSULENZA GRATUITA dove un esperto, del nostro pool di commercialisti, ti risponderà al più presto.

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