I buoni acquisto sono uno strumento strategico per remunerare i dipendenti, collaboratori o anche i soci dell’azienda. L’impresa, a sua volta, attraverso l’utilizzo di questi voucher beneficia di un’importante riduzione delle imposte a debito. In questo articolo vediamo cosa sono e come possono essere usati per abbattere la pressione fiscale aziendale.
Buoni acquisto: sai cosa sono?
I buoni acquisto rappresentano la soluzione maggiormente utilizzata dalle aziende per pagare i propri collaboratori. Una soluzione estremamente importante perché permette all’azienda di erogare denaro in più (anche se sotto forma di buoni) evitando di dover aumentare la normale retribuzione (con costi ovviamente più che maggiori).
I voucher offrono la possibilità al dipendente e al collaboratore di poter usufruire di beni (acquisto dei prodotti) o servizi (ingresso in palestra) in strutture convenzionate senza effettuare alcun esborso di denaro.
In altre parole, usufruiscono di beni e servizi senza toccare la propria retribuzione: è l’azienda ad aver effettuato anticipatamente il pagamento. Il collaboratore non deve fare altro che esibirsi nell’attività commerciale convenzionata (che accetta i voucher) e “acquistare” il prodotto che desidera in base al valore del buono.
Il valore del buono è variabile. Non esiste una cifra standard da erogare: possono essere personalizzabili ed erogati in base alle esigenze dei soggetti percipienti.
Ovviamente, la cifra deve essere quanto meno simile tra i vari collaboratori per evitare eventuali malumori e intaccare il clima aziendale.
Come funzionano i buoni acquisto?
Il funzionamento dei buoni acquisto è molto semplice: basta seguire alcuni semplici step.
L’azienda che decide di erogare questi coupon ai propri collaboratori deve:
- stabilire la somma del buono;
- accordarsi con le attività commerciali dove decide che questi beni devono essere spesi;
- erogarli ai propri collaboratori che poi le utilizzeranno nelle strutture convenzionate.
La somma del buono deve essere riportata sul buono. In mancanza di questa cifra non è possibile utilizzarlo. Il buono, tra l’altro, può essere sia in formato cartaceo o elettronico.
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Quali sono i vantaggi fiscali per l’azienda?
Oltre a essere molto vantaggiosi per remunerare i collaboratori senza aumentare la retribuzione, i buoni acquisto offrono importanti benefici fiscali all’azienda.
L’articolo 95 del Tuir stabilisce che le spese effettuate per la fornitura dei buoni acquisto sono deducibili al 100% per l’azienda. Ciò significa ridurre l’imposizione fiscale a carico dell’azienda perché più costi ha, più deduce, meno paga.
I buoni acquisto, che fanno parte dei fringe benefits, si differenziano dai flexible benefits, ovvero il welfare aziendale. Infatti, se per il welfare aziendale è necessario istituire un accordo contrattuale per essere utilizzati, per i fringe benefits no, possono essere erogati liberamente.
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Il vantaggio di utilizzare i buoni acquisto non riguarda solo l’azienda ma anche il collaboratore. Quest’ultimo, su queste somme, non paga nulla:
- non concorrono alla formazione il reddito imponibile ai fini Irpef;
- non sono dovuti contributi Inps.
Questi vantaggi, però, sono fruibili ad una sola condizione: l’importo massimo non deve superare la soglia pari a 258,23 euro. Qualora l’azienda conceda un buono di maggior valore, la somma aggiuntiva diventa imponibile. Per cui bisogna stare molto attenti a non abusare di questo strumento.
Doppi vantaggi: azienda e collaboratore
Il vantaggio di utilizzare i buoni acquisto, dunque, lo possiamo definire doppio: sia lato azienda che collaboratore.
L’azienda che decide di pagare i propri collaboratori attraverso questa soluzione integrativa (perché non sostituisce la normale retribuzione in denaro) ottiene importanti defiscalizzazioni che aiutano ad abbattere i costi e di conseguenza la pressione fiscale subita (ai massimi livelli nel 2022 secondo l’Istat: 43,5%).
Gli strumenti e le soluzioni per abbattere il carico fiscale sono tanti. Ma se conoscerli è fondamentale, saperli utilizzare e applicare al proprio caso specifico è ancora più importante. Infatti, l’utilizzo di questi strumenti non è scontato.
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